[center]Esercizio 3[/center]
1. Pelopidas persuasit Thebanis ut subsidio Thessaliae proficiscerentur tyrannosque eius depellere
Pelopida convinse i Tebani a partire in aiuto della Tessaglia e a cacciare i suoi tiranni.
2. Semiramis Babyloniam condidit murumque urbi cirumdedit.
Semiramide fondò Babilonia e pose intorno alla città un muro.
3. Raro invidetur eorum honoribus, quorum vis non timetur.
Raramente si invidia gli onori di quelli di cui non si teme la forza.
4. Hispanos non tantum numero sed etiam viribus corporum nostris praestitisse manifestum est.
E' evidente che gli Ispanici superarono i nostri non tanto per il numero ma anche per le forze dei corpi
5. Melius ei cavere volo quam ipse aliis cavere solet.
Voglio provvedere a lui meglio di quanto egli stesso è solito provvedere agli altri.
6. Cum iam muro turres appropinquavissent, ex captivis Caesar cognovit Vercingetorigem movisse propius Avaricum.
Quando le macchine da guerra si erano ormai avvicinate al muoro, Cesare seppe dai prigionieri che Vercingetorige si era messo in movimento vicino ad Avarico
[center]Esercizio 4[/center]
1. L. Sulla totam urbem atque omnes Italiae partes civilis sanguinis fluminibus inundavit.
L. Silla inondò con fiumi di sangue tutta la città e ogni parte d'Italia.
2. Tauris natura datum est ut contra leones summa vi et impetu contendant.
Ai tori dalla natura venne offerto di gareggiare contro i leoni con forza ed impeto.
3. Marcellus, perterritus convicit a sua sententia discessit.
Marcello, terrorizzato dalle ingiurie, abbandonò il suo parere.
4. Sanguine pluisse sanatui nuntiatum est, fluvium fluxisse sanguine deorum sudasse simulacra.
Al senato fu annunciato che era piovuto sangue, che anche il fiume era percorso da sangue, che le statue degli dei sudavano.
5. Quis ignorat utilius ac melius esse frui pace quam bello vexari.
Chi non sa che è più utile e migliore godere della pace che essere vessati dalla guerra?
6. Excellentium civium virtus imitatio digna est, non invidia.
Il coraggio dei cittadini eccellenti fu degno di imitazione, non di invidia.
[il verbo dignor (considerare degno; esser stimato degno) regge l'ablativo. ]