Pauperrimus homo, iam senex et gravi morbo aeger, in humillima casa miserrimam vitam degebat; saepe fame inopiaque

Messaggioda elaine23 » 20 mar 2021, 15:51

Il nuovo codex volume 1, versione a pagina 299, numero 6
pauperrimus homo iam senex et gravi morbo aeger
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Messaggioda Eragon » 21 mar 2021, 11:07

Un uomo molto povero, già vecchio e sofferente per una grave malattia, trascorreva la vita/viveva in una casa molto povera; spesso si affaticava per la fame e per la mancanza di ogni cosa e non aveva alcuna speranza. Alimentava la (sua vita) con i pochi frutti del suo campo e quando si avvicinavano le basse temperature dell'inverno, raccoglieva nel bosco la legna soprattutto con grande fatica. Un giorno osservava da lontano le magnifiche case dei ricchi, considerava la sua sorte assai misera e così si lamentava: "Molti uomini conducono una vita assai beata: nessuna condizione è più misera e più triste della mia sorte!....

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