Quando gli Ebrei erano sotto il dominio dei Filistei e prostrati da quelli, nacque Sansone, il futuro vendicatore dei nemici: ebbe una lunga (incolta) chioma, non beveva vino né la sicera. Fu di straordinaria (ablativo di qualità) forza fisica (lett. del corpo). uccise con le mani (lett. sing.) un feroce leone. Sansone diventato grande danneggiò (affĭcĭo) i Filistei con molte sconfitte. Infatti catturò trecento volpi, le code delle quali legò a lampade accese e le gettò (immitto) nei campi dei nemici. Allora casualmente erano mature le messi: così l'incendio fu facile. Furono bruciati tutti i campi seminati a cereali (sĕgĕs, segetis)...
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