Nelle menti degli uomini sono insite alcune impronte divine: per prima cosa la mente ha una infinita memoria di cose innumerevoli: Platone afferma che questa è la reminiscenza di una precedente vita. Socrate infatti in quel libro che è intitolato Menone chiede ad un ragazzino alcune regole geometriche sulla dimensione di un quadrato. A quelle egli risponde come un fanciullo: tuttavia le domande sono così semplici che rispondendo passo passo, giunge a quel punto dove [sarebbe arrivato] se avesse saputo le regole geometriche....
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