da mario100 » 4 mag 2025, 20:26
Durante i giochi Istmici, molti uomini (“un gran numero di uomini” e il verbo al singolare) erano nello stadio e guardavano una gara sportiva; la tromba faceva capire a tutti di dover fare silenzio (“il silenzio veniva dato a tutti come segnale dalla tromba”), l’araldo andava al centro e leggeva che il Senato (“il consiglio dei Romani”) e il console comandante Tito Quinzio, dopo la vittoria nella guerra contro il re Filippo e i Macedoni, concedevano (loro) di essere liberi, senza un presidio ed esenti dai tributi e che i Corinzi, i Focesi, i Locri, gli Eubei, gli Achei, gli Ftiotidi, i Magnesi, i Tessali e i Perrebi utilizzavano le leggi della patria. Dunque prima non tutti ascoltavano molto e in modo saggio, ma nello stadio c’era un movimento strano e tumultuoso: poiché c’era di nuovo silenzio, l’araldo leggeva il messaggio un’altra volta, un grido incredulo per la gioia si diffondeva fino al mare, tutti si affrettavano a nominare Quinzio salvatore della Grecia e (suo) difensore. Per l’eccesso e la forza del rumore alcuni araldi, che passavano per il posto, si affrettavano verso lo stadio.