prima fuga di notizie sulla congiura di catilina Sallustio

Erat ei cum Fulvia, muliere nobili, stupri vetus consuetudo. Cui cum minus gratus esset, quia inopia minus largiri poterat, repente glorians maria montisque polliceri coepit et minari etiam ferro, ni sibi obnoxia foret, postremo ferocius agitare quam solitus erat. At Fulvia, insolentiae Curi causa cognita, tale periculum rei publicae haud occultum habuit, sed sublato auctore de Catilinae coniuratione quae quoque modo audierat compluribus narravit. Namquam antea pleraque nobilitas invidia aestuabat et quasi pollui consulatum credebant, si eum quamvis egregius homo novus adeptus foret. Sed ubi periculum advenit, invidia atque superbia post fuere.

(Egli) aveva una relazione di vecchia data con Fulvia (dativo di possesso) , una nobile donna. Essendole però meno gradito, poiché per mancanza di mezzi poteva largheggiare (nel senso di farle regali) meno, improvvisamente vantandosi , cominciò a promettere mari e monti e a minacciarla anche con la spada se non fosse rimasta legata a lui, in fine (incominciò) a comportarsi più violentemente di quanto fosse solito. Ma Fulvia, conosciuta la causa dell’insolito comportamento di Curio, non tenne nascosto un tale pericolo per lo stato, ma, senza citare la fonte, raccontò a molti ciò che aveva sentito sulla congiura di Catilina e in che modo (lo aveva sentito). . Infatti fino ad allora la nobiltà nella sua maggioranza ribolliva di gelosia, e credeva che il consolato quasi s'insozzasse se lo avesse ottenuto un uomo nuovo, anche se egregio. Ma quando il pericolo venne, la gelosia e la superbia passarono in seconda linea.