primo bestia, in quo loco nata est, ex eo se non movet, deinde suo quaeque appetitu(=istinto) movetur: serpere agriculos nare anaticulas, evolare merulas, cornibus uti boves videmus, nepas aculeis, denique suam cuique naturam esse ad vivendum ducem. quae similitudo in genere etiam umano adparet. parvuli enim primo orta sic iacent tamquam omnino sine animo sint; cum aetem paulum firmitatis eccessit, et animo utuntur et eos adgnoscunt a quibus educantur; deinde aequalibus delectantur libenterque se cum iis congregant dantque se ad ludendum fabellarumque auditione ducuntur animadvertunque ea quae domi fiunt curiosius incipiuntque commentari aliquid et discere et eorum, quos vident, volunt non ignorare nomina et quibus de rebus cum aequalibus decertant, si vicerunt, efferunt se laetitia, victi debilitantur animoque deficiunt.
In un primo tempola bestia, non si sposta da quel posto nel quale è nata, , poi ognuno è spinto dal suo istitnto vediamo strisciare i serpentelli, nuotare le anatrelle, volare i merli, i buoi servirsi delle corna, gli scorpioni dei pungiglioni, infine ciascuno ha il suo istinto come guida per vivere.Lla quale somiglianza si manifesta anche nel genere umano. I piccolii infatti alla nascita giacciono come se fossero del tutto senza anima; quando si è aggiunta un po' di forza , e si servono dell'intelletto e riconoscono quelli dai quali sono educati; poi si divertono con gli uguali e volentieri si aggregano a loro e si danno al giocare e sono attirati dall'ascolto delle favolette e osservano con maggiore curiosità le cose che accadono in casa e cominciano a riflettere su qualcosa e ad imparare e di quelli che vedono vogliono non ignorare i nomi delle cose di cui discutono con i coetanei, se vincono si esaltano per la gioia, sconfitti si avviliscono e si perdono d'animo.