Milziade ingiustamente accusato Nuovo tradurre dal latino

Messaggioda Giogio1393 » 17 feb 2010, 14:19

Ciao a tutti avrei urgente bisogno di della versione di Latino "Milziade ingiustamente accusato" è presa dal libro Tradurre dal Latino. grazie in anticipo... :-D

Giogio1393

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Messaggioda giada » 17 feb 2010, 14:24

Giorgio clicca il link sotto e se non è quella metti per bene inizio e fine in latino così vediamo quella giusta bye

giada

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Messaggioda Giogio1393 » 17 feb 2010, 14:32

No non è quella... :cry: inizia con "Classem septuaginta navium Athenienses Miltiadi dederunt..." e termina con "...quantus in classem sumptus factus erat."

Giogio1393

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Messaggioda giada » 17 feb 2010, 14:44

Classem septuaginta navium Athenienses Miltiadi dederunt, ut insulas quae barbaros adiuverant bello persequeretur. Ex his Parum insulam opibus elatam cum oratione reconciliare non posset, copias e navibus eduxit, urbem operibus clausit omnique commeatu privavit. Cum iam in eo esset ut oppido potiretur, procul in continenti lucus, qui ex insula conspiciebatur, nescio quo casu nocturno tempore incensus est. Cuius flamma ut ab oppidanis et oppugnatoribus est visa, utrisque venit in opinionem signum a classiariis regiis datum esse. Quo factum est ut et Parii a deditione deterrerentur et Miltiades, timens ne classis regia adventaret, incensis operibus quae statuerat, Athenas rediret. Accusatus ergo est proditionis, quod, cum Parum expugnare posset, a rege corruptus infectis rebus discessisset. Causa cognita, capitis absolutus, pecunia multatus est, eaque lis quinquaginta talentis aestimata est, quantus in classem sumptus factus erat.


Gli Ateniesi affidarono a Milziade una flotta di settanta navi per punire con la guerra le isole che avevano aiutato i barbari. Poiché tra queste non era in grado di riconciliare con l’eloquenza l’isola di Paro, superba della (sua) potenza, fece sbarcare dalle navi le truppe, cinse la città con opere d’assedio e la privò d’ogni approvvigionamento. Quando era ormai sul punto di impadronirsi della città, lontano dal continente un bosco, che si scorgeva dall’isola, non so per quale motivo, di notte prese fuoco. Quando le sue fiamme furono viste dagli assediati e dagli assediatori, ad entrambi venne il sospetto che fosse stato dato un segnale dai marinai del re. Perciò avvenne che i Pari non si convincessero alla resa e Milziade, temendo che si avvicinasse la flotta del re, incendiate le macchine d’assedio che aveva predisposto, tornasse ad Atene. Quindi fu accusato di tradimento poiché, pur potendo espugnare Paro, corrotto dal re, si era ritirato senza portare a termine l’impresa. Celebrato il processo, assolto dalla pena capitale, fu condannato a una multa e questa controversia fu stimata in cinquanta talenti, quanto era stato speso per allestire la flotta

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