Alessandro loda il valore la fedeltà delle truppe straniere

Messaggioda Giobbe123 » 2 mar 2010, 16:58

ciao scusate mi servirebbe una parte di questa versione: "alessandro loda il valore e la fedeltà delle truppe straniere"
la professoressa mi ha detto di fare fino alla parola duxi, quindi la prima riga è: alexander macedones intra cohibuit, peregrinorum militum contionem advocavit et talem orationem habuit:
e l'ultima: "mox deinde quia stirpem generis mei late propagare cupiebam, uxorem darei filiam duxi" (6 riga e mezzo)
grazie in anticipo!!

Giobbe123

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Messaggioda Giobbe123 » 2 mar 2010, 17:41

alexander macedones intra cohibuit, peregrinorum militum contionem advocavit et talem orationem habuit: "dum ex europa traicio in asiam, multas nobiles gentes, magnam vim hominum imperio meo ego additurus eram. vos, hercules, munia militiae animorum corporumque robore aeque impigre toleratis et, quia fortes viri estis, fortitudinem et fidem colitis. itaque vos meorum militum corpori immiscui. meorum militum habitus, meorum militum arma sunt vobis. ergo egomet oxyartis persae filiam mecum matrimonio iunxi, statuens ex captiva liberos tollere. mox deinde quia stirpem generis mei late propagare cupiebam, uxorem darei filiam duxi.

Giobbe123

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Messaggioda giada » 2 mar 2010, 17:54

PURTROPPO NON ABBIAMO QUESTA VERSIONE già fatta

giada

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Messaggioda Gimmi12345 » 2 mar 2010, 21:36

Giada possiamo fare alla solita maniera?
Io ho tradotto fino ad un punto.


Alessandro tenne nel campo i Macedoni, convocò l'assemblea dei soldati stranieri e pronunciò tale discorso: " Mentre attraverso dall'Europa verso l'Asia, molte nobili stirpi, io avevo aggiunto dal mio potere la grande forza degli uomini.(?)
Voi, per Ercole, o truppe riconoscenti instancabilmente sopportate con equo(?) vigore dei corpi e delle anime e, poichè siete uomini forti, praticate la lealtà e la forza fisica.
Pertanto vi ho incorporato tra le mie truppe.
Stimati dei miei soldati(?), le armi dei miei soldati sono con voi.



alexander macedones intra cohibuit, peregrinorum militum contionem advocavit et talem orationem habuit: "dum ex europa traicio in asiam, multas nobiles gentes, magnam vim hominum imperio meo ego additurus eram*[/color]. vos, hercules, munia militiae animorum corporumque robore aeque impigre toleratis et, quia fortes viri estis, fortitudinem et fidem colitis. itaque vos meorum militum corpori immiscui. meorum militum habitus, meorum militum arma sunt vobis. ergo egomet oxyartis persae filiam mecum matrimonio iunxi, statuens ex captiva liberos tollere. mox deinde quia stirpem generis mei late propagare cupiebam, uxorem darei filiam duxi.


MODIFICHE APPORTATE ALLA TUA TRADUZIONE

Alessandro tenne nel campo i Macedoni, convocò l'assemblea dei soldati stranieri e pronunciò tale discorso: " Mentre trascino (hai dimenticato di tradurre traicio) dall'Europa all'Asia molte nobili stirpi e una grande forza di uomini che aggiungerò al mio impero Voi, per Ercole, o truppe instancabilmente sopportate i doveri (**) con vigore dei corpi e delle anime e, poichè siete uomini forti, onorate la lealtà e la forza fisica.
Pertanto vi ho incorporato al corpo (è dativo non genitvo) delle mie truppe
Voi avete gli abiti dei mie soldati, voi avete le armi dei miei soldati (dativi di possesso: habitus (plurale di habitus habitus) sunt vobis, arma sunt vobis) quindi io ho unito a me con un matrimonio la figlia del persiano OXYARTIS (CERCA IL NOME) decidendo di togliere i figli dalla prigioniera

vabbè poi continua



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NOTE GRAMMATICALI


* Il participio futuro latino è un verbo con funzione di aggettivo con valore attivo che esprime un'idea di predestinazione, imminenza o intenzione di compiere un'azione sempre però in un rapporto di posteriorità con la reggente.

Si forma dal tema del perfetto (a partire quindi dal supino) aggiungendo la desinenza -urus, -ura, -urum.
Si declina poi seguendo la declinazione degli aggettivi della prima classe a due terminazioni.

È l'unico participio che non ha un corrispettivo in italiano e può essere reso quindi solo tramite l'uso di una perifrasi.

Può essere usato con due funzioni:

in funziona nominale (cioè come aggettivo o sostantivo) va reso con una perifrasi che contenga espressioni come "sul punto di" (intenzionalità) o "destinato a" (predestinazione):
Consul, bellum contra Gallos acturus, relinquit Romam: Il console, sul punto di condurre la guerra contro i galli, lasciò Roma
Nescimus futura: non conosciamo il futuro (lett. le cose che saranno)
Spesso può essere reso anche con una relativa.
in funziona verbale introduce una proposizione circostanziale con valore finale, temporale o causale:
Legati venerunt Romam de pace acturi: gli ambasciatori vennero a Roma per trattare la pace (lett.: con l'intenzione di trattare la pace).
Cleliam, relictura Roma, suum domum Pauli donavit: Cleliam, poiché stava per lasciare Roma, donò la sua casa a Paolo.

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** non puo' essere truppe riconoscenti perchè munia è neutro ed è quindi un accusativo plurale e non puoi concordarlo a militiae capito? no questo non si fa

Gimmi12345

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