VERSIONE SENECA

Messaggioda alvin » 6 mar 2010, 17:50

ciao vorrei la traduzione della versione:
"cambysen regem nimis deditum ...sequerentur."
"occasionem blanditiarum ...palpitans."
grz in anticipo..

alvin

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Messaggioda giada » 6 mar 2010, 18:29

per favore dimmi il titolo di questa versione attendo tua risposta e libro da cui l'hai presa

Cambysen regem nimis deditum vino Praexaspes, unus ex carissimis, monebat ut parcius biberet, turpem esse dicens ebrietatem quem omnium oculi auresque sequerentur. Ad haec ille:"Ut scias" inquit " quemadmodum numquam excidam mihi, approbabo iam et oculos, post vinum, et manus in officio esse". Bibit deinde liberalius quam alias capacioribus scyphis et, iam gravis e vinolentus, obiurgatoris sui filium procedere ultra limen iubet allevataque super caput sinistra manu stare. Tunc intendit arcum et ipsum cor adulescentis (id enim petere se dixerat) figit recissoque pectore haerens spiculum in ipso corde ostendit ac respiciens patrem interrogavit satisne certam haberet manum. At ille negauit Apollinem potuisse certius mittere. 3. Di illum male perdant animo magis quam condicione mancipium! eius rei laudator fuit cuius nimis erat spectatorem fuisse. Occasionem blanditiarum putauit pectus filii in duas partes diductum et cor sub uulnere palpitans


Pressaspe, uno tra i più cari, esortava il re Cambise troppo incline al vino a bere più moderatamente, dicendo che fosse vergognosa l'ubriachezza per un re che
gli occhi e le orecchie di tutti seguivano . Egli rispose a queste parole: "Ti mostrerò che, anche dopo aver bevuto, occhi e mani sanno fare il loro dovere, affinchè tu sappia come io mai venga meno a me stesso". Bevvequindi più abbondantemente che altre volte con coppe più capienti e, già appesantito ed ubriaco, ordinò al figlio del suo critico di avanzare oltre la soglia e di stare fermo con la mano sinistra sollevata sopra al capo. Allora tese l'arco e trafisse il cuore stesso del ragazzo infatti aveva detto di mirare proprio a quello e, apertogli il petto, mostrò la punta conficcata nel cuore stesso e guardando il padre gli chiese se avesse la mano abbastanza ferma.E quello disse che Apollo non sarebbe stato in grado di lanciare con maggior precisione. . Gli dei mandino in malora lui, servo più per animo che per condizione! quella cosa lod?, di cui troppo era essere stato spettatore; occas?one di adulazione giudicò il petto del figlio spaccato in due parti, ed il cuore palpitante sotto la ferita.

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