Versione di greco la prima fatica di Eracle

Eracle andò a Tirinto, e compì ciò che era stato stabilito da Euristeo. Quindi costui per prima cosa ordinò a lui di portare la pelle del leone di Nemea, questo era un animale invulnerabile. Allora mettendosi in viaggio verso il leone andò a Cleone, e fu ospitato a casa del povero uomo Molorco.
E a lui che desiderava compiere un sacrificio in giornata disse di aspettare trenta giorni, e se fosse ritornato dalla caccia sano e salvo, di sacrificare a Zeus salvatore, se invece fosse morto, di fare un sacrificio come ad un eroe.
Essendo giunto a Nemea e avendo inseguito il leone per prima cosa lo colpì con una freccia; quando apprese che era invulnerabile, avendo levato il bastone lo inseguì.
Rifugiandosi in una grotta a due aperture ostruì un'entrata di queste due, e attraverso l'altra si scagliò contro la belva e la tenne saldamente strangolandola finchè soffocò, e trasportò il leone sulle spalle verso Cleone.
Avendo trovato Molorco l'ultimo dei giorni che stava per sacrificare una vittima come morto, dopo aver sacrificato a Zeus salvatore condusse il leone a Micene.