Una volta, mentre ero questore di Siracusa, tolsi dalla polvere Archimede, illustre cittadino di quella città. Infatti scoprii il suo sepolcro, ignorato dai Siracusani, cinto da tutti i lati e coperto da cespugli e rovi. I Siracusani negavano del tutto che esso esistesse, ma io possedevo dei versi, che erano stati scritti sul suo monumento, secondo i quali nel grande sepolcro di Archimede era posta una sfera con un cilindro. Io invece osservai ogni cosa con gli occhi (c'è infatti presso la porta sacra della città una grande moltitudine di sepolcri), ...
[center]la traduzione continua qui[/center]