da maurizio » 28 giu 2010, 10:03
vi mando questa versione spero sia utile:TIBERIO: LUCI ED OMBRE DI UN IMPERATORE (pag 38 n. 21) dal libro SCRINIUM Sicut C. Tacitus historicus scribit, ambitiosus, crudelis, ambiguus tyrannus Tiberius fuit. Solum post nonnullus cunctationes summam imperii potestatem suscepit. Rei publicae rationem imperatoris Augusti minime intermisit, atque summum imperium cum libertate senatoria coniuxit. Sapienti aequabilitate imperium rexit et omnium gentium negotia recte administravit. Nam provinciarum praefectis olim dixit: "Boni pastoris munus est tondere (c'è la lunga sulla penultima e) pecus, at non deglubere". Tiberius pacem adsidue confirmavit et nova bella accurate vitavit. Post Germanici nepotis mortem in Syria atque Drusi filii, Tiberius, quasi in exilium voluntarium, confugit in amoena et deserta loca Caprearum, atque imperii administrationem Seiano commisit, praefecto praetorii. Praeterea de Tiberio in Caprearum otiis immania scelera et obscura consilia Romae vulgus fabulose narrabat
Come scrive lo storico C. Tacito, Tiberio fu un tiranno ambizioso, crudele e ambiguo. Solo dopo parecchi indugi assunse il supremo potere dell'impero. Tralasciò al minimo l'interesse dello stato dell'imperatore Augusto e riunì il sommo potere con la libertà senatoria. Governò l'impero con sapiente imparzialità e amministrò giustamente le attività di tutti i popoli. Infatti una volta disse ai prefetti delle province: <il compito del buon pastore è tosare il gregge e non scorticare>. Tiberio assicurò assiduamente la pace e evitò con diligenza delle nuove guerre. Dopo la morte del nipote Germanico in Siria e del figlio Druso, Tiberio, quasi in esilio volontario, si rifugiò in luoghi piacevoli e solitari di Capri e affidò l'amministrazione dell'impero a Seiano, prefetto del pretorio. Inoltre il popolo di Roma narrava in modo leggendario di Tiberio negli ozii di Capri i grandi misfatti e le ambigue intenzioni