L'UOMO E IL SATIRO
L'uomo conciliò a sé l'amicizia del satiro ed egli (il satiro) lo condusse con sé verso la casa, nei giorni invernali. Tutte le piante erano irrigidite dal ghiaccio, e anche i fiumi erano fermati dall'acuto gelo.
Anche in casa c'era un freddo molto aspro, perciò l'uomo si portava alla faccia le mani e soffiava per scaldarsi.
E il satiro chiese (lett. lo interrogò): - Perchè soffi così da tanto tempo?- E rispose egli (l'uomo): - Perchè le mie mani sono gelide per il freddo e con il fiato le riscaldo.-
Dopo, alcuni servi posero i cibi nella mensa e visto che erano troppo caldi l'uomo ci soffiava sopra per raffreddarli e poi li mangiava-
Allora il satiro fece per la seconda volta la medesima domanda, e rispose l'uomo: - Raffreddo i cibi con il fiato perchè se troppo caldi non ne sento il sapore.-
Ma disse il satiro: - Nessuna salda amicizia ci può essere con gli uomini che dalla cui bocca escono parole tanto contrarie!!-
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