da principessa3 » 24 ago 2011, 13:51
Io mi sono spesse volte meravigliato per quali ragioni quelli che accusarono Socrate persuasero gli Ateniesi che egli fosse degno della morte. Perché l'accusa contro di lui era in questi termini: Socrate commette ingiustizia perché non considera Deii quelli che la città riconosce, e poiché introduce nuovi altri numi. Inoltre, offende la giustizia corrompendo i giovani. Inizialmente dunque, quanto al fatto che egli non riconoscesse per Dei quelli che la città riconosceva, di quale argomento si sono serviti mai? Perché era evidente che egli compiva sacrifici spesso in casa sua, spesso ancora sopra i comuni altari della città, e non era nascosto che si servisse della divinazione. Infatti si era sparsa la voce che egli diceva che il demone gli dava i segni; perciò certamente ritengo che lo hanno accusato di introdurre nuove deità. Ma egli non introduceva nuovi numi più degli altri, quanti, stimando la divinazione, si servono degli auguri, delle voci, delle interpretazioni e dei sacrifici. Infatti, questi pensano che non gli uccellini né le persone che s'incontrano sappiano le cose che occorrono a quelli che adoperano la divinazione, ma che gli dei per mezzo di questi danno i segni; anche egli la pensava così.