da blair994 » 5 set 2011, 21:51
E' ugualmente difficile consolare coloro che sono in queste sofferenze; infatti i dolori non si placano nè con la parola nè con la legge, ma la natura d'ognuno e l'amicizia per chi è morto hanno l'obbligo di far soffrire. Allo stesso modo bisogna avere coraggio e abbattere il dolore per quanto possibile e ricordarsi non solo dell'uccisione dei morti, ma anche della virtù di quelli che ci hanno lasciato. Se infatti hanno subito cose degne di lamenti, tuttavia felici hanno ricevuto la gloria che non invecchia e quindi si sono uniti in ogni modo. Infatti quanti di questi sono morti senza figli, le lodi da parte dei greci saranno i loro figli immortali. Quanti invece hanno lasciato i figli, l'amore della patria costituirà da sorvegliante dei loro figli. Per queste cose, se il morire è uguale a non esser nati sono definitivamente liberi da malattie e da tutte le altre cose che capitano in una vita umana; se esiste una percezione dell'Ade e una cura da parte delle divinità come noi pensiamo è giusto che quelli che hanno sconfitto coloro che hanno distrutto gli onori degli dei ottengano maggiore cura e sollecitudine da parte degli dei.