mitezza di quinto metello

Messaggioda Antar » 5 gen 2011, 14:31

mi servirebbe "mitezza di Quinto Metello" per favore
autore: valerio massimo
inizio: Quintus vero Metellus Celtibericum in Hispania...
fine: ...mani non multae sibi obsidiones necessariae essent.
se vi può servire il libro è Littera Litterae 2c, p. 169 n.3

Antar

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Messaggioda *Yole* » 5 gen 2011, 14:52

Quintus vero Metellus Celtibericum in Hispania gerens bellum, cum urbem Centrobigam obsideret et iam admota machina partem muri, quae sola convelli poterat, disiecturus videretur, humanitatem propinquae victoriae praetulit. Nam cum Rhoetogenis filios, qui ad eum transierat. Centobrigenses machinae ictibus obiecissent, ne pueri in cospectu patris crudeli genere mortis consumerentur, quamquam ipse Rhoetogenes negabat esse impedimento quominu etiam per exitium sanguinis sui expugnationem perageret, ab obsidione discessit. Quo quidem tam clementi facto etsi non unius civitatis moenia, omnium tamen Celtiberarum urbium animos cepit, effecitque ut ad redigendas eas in dicionem populi Romani non multis sibi obsidionibus opus esset.

Quinto Metello - al tempo in cui [lett. mentre…] era alle prese con l'assedio [obsideret, assediava] della città di Centobrigia, durante la guerra [lett. facendo la guerra…] contro i Celtiberi, in Spagna - pur dando l'impressione [esattamente "videretur"; come avrai notato, ho scisso per scorrevolezza le varie dipendenze dal "cum"] - dopo aver accostata la macchina (d'assedio) - di essere oramai sul punto di abbattere [disiecturus, perifrastica attiva] quella zona delle mura [lett. sing.], che - sola - poteva esser scardinata, preferì un atto di generosità [humanitatem] all'imminente vittoria.
Infatti, poiché gli abitanti di Centobrigia avevano esposto i figli di Retogene - che era passato dalla sua [di Metello] parte [ovvero, si era alleato con lui] - ai colpi della macchina (d'assedio), (Metello) abbandonò l'assedio (stesso) [discessit ab obsidione], per evitare [lett. affinché non…] che i fanciulli venissero orribilmente trucidati [consumerentur genere mortis crudeli] sotto gli occhi [in cospectu] del padre, per quanto [quamquam] lo stesso Retogene affermava che non [negare = affermare che non; quominus si utilizza appunto dopo verbi di impedimento o rifiuto] c'era alcun impedimento a che si ultimasse [perageret] l'espugnazione (della città), anche a costo dell'uccisione [per exitium] dei propri figli [lett. del propria sangue = della/del propria/o parentela/vincolo di sangue].
Per aver dimostrato tanta generosità [lett. per via/grazie/a causa di un atto…], (Metello) - sebbene non (conquistò) le mura di quell'unica cittadina - si conquistò tuttavia le simpatie [animos] di tutte ["unius" e "omnium" sono in certo modo in correlazione] le città celtiberiche, e ottenne come risultato che [effecit ut] non gli furono necessari molti assedi per ridurle sotto il dominio di Roma [populi Romani; ovvero, le città - "ben disposte" nei confronti di Metello - si piegarono alla sua conquista senza opporre eccessive resistenze].

*Yole*

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Messaggioda giada » 28 mag 2014, 15:59

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