La poesia risolleva le sorti dell'esercito spartano Giustino

Messaggioda Laly » 21 mar 2011, 13:36

I messeni dopo una lunga resistenza della servitù iniziarono i preparativi di guerra agli spartani. Infatti i lacedemoni consultarono l'oracolo di Delfi sugli eventi della guerrA e fu risposto loro che chiedessero il capo della guerra degli ateniesi ma gli ateniesi poiché lconoscevano il responso per disprezzare gli spartano mandarono tirteo,poetA zoppo da un piede. Ntanto l'esercito della tribù fu sparso e gli Spartani arrivati Alla disperazione liberarono i loro schiavi affinché aiutassero l'esercito. Il re dei lacedemoni 'affinché non si procurassero altri danni alla città , decise di ritirare l'esercito,tirteo scrisse nei versi dei consigli per la guerra ed esortazioni. Il poeta suscitò tanto coraggio nei soldati non sulla salute ma sulla sepoltura:legarono ai bracci destri una fascia con il suo nome affinché a quell'indizio fossero seppelliti con dignità. Dopo che la cosa fu detta ai messeni suscitò non terrore ma emulazione nei nemici così si combattè con coraggio che fu raro che fosse cruenta.
Alla fine vinsero gli spartani


Mi scuso se già c'era ma il cell non mi fa vedere proprio tutto >.<

Laly

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Messaggioda giada » 21 mar 2011, 13:41

grazieate PER LA COLLABORAZIONE

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