Il ragazzo che rubava e sua madre

Messaggioda esposito pierina » 24 mar 2011, 14:55

Ciao a tutti :) mi serve questa versione per domani..aiutatemi perfavore.

inizio Παις εκ διδασκαλειου την του συμφοιτητου δελτον υφελομενος τη μητρι εκομισε.
fine Ο λογος δηλοι οτι το κατ'αρχας μη κολαζομενον επι μειζον αυξεται.E presa dal libro agon ed è di esopo

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Messaggioda esposito pierina » 24 mar 2011, 14:55

il titolo è : il ragazzo che rubava e la madre

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Messaggioda jessy.7 » 24 mar 2011, 14:56

Un ragazzo rubò a scuola le tavolette per scrivere di un compagno e le portò a sua madre. E siccome costei non solo non lo rimproverò, ma anzi lo approvò, egli la volta successiva rubò un mantello e glielo portò. Avendolo essa lodato ancora di più, col tempo, quando il ragazzo divenne un giovanotto, prese a rubare anche oggetti di maggior valore. Ma, colto una volta sul fatto e legato coi gomiti dietro la schiena, veniva portato alla volta del pubblico giustiziere. Poiché la madre gli andava dietro e si batteva il petto, il giovane disse che voleva parlarle nell'orecchio; appena poi essa gli si avvicinò, le addentò il lobo dell'orecchio fino a dilaniarlo. E accusandolo la madre di empietà giacché, non contento dei crimini che aveva commessi prima, aveva anche oltraggiato lei, egli rispondendo disse: "Ma se tu mi avessi punito allora, quando rubai la prima volta le tavolette per scrivere e le portai a te, non sarei arrivato fino a questo punto, da essere addirittura condotto al supplizio!". La favola insegna che il difetto che non si corregge all'inizio, crescendo, s'ingrandisce sempre di più.

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Messaggioda esposito pierina » 24 mar 2011, 15:26

la state mandando?

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Messaggioda jessy.7 » 24 mar 2011, 15:31

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Messaggioda esposito pierina » 24 mar 2011, 15:33

come? c'e il titolo :!:

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Messaggioda jessy.7 » 24 mar 2011, 15:37

Un ragazzo rubò a scuola le tavolette per scrivere di un compagno e le portò a sua madre. E siccome costei non solo non lo rimproverò, ma anzi lo approvò, egli la volta successiva rubò un mantello e glielo portò. Avendolo essa lodato ancora di più, col tempo, quando il ragazzo divenne un giovanotto, prese a rubare anche oggetti di maggior valore. Ma, colto una volta sul fatto e legato coi gomiti dietro la schiena, veniva portato alla volta del pubblico giustiziere. Poiché la madre gli andava dietro e si batteva il petto, il giovane disse che voleva parlarle nell'orecchio; appena poi essa gli si avvicinò, le addentò il lobo dell'orecchio fino a dilaniarlo. E accusandolo la madre di empietà giacché, non contento dei crimini che aveva commessi prima, aveva anche oltraggiato lei, egli rispondendo disse: "Ma se tu mi avessi punito allora, quando rubai la prima volta le tavolette per scrivere e le portai a te, non sarei arrivato fino a questo punto, da essere addirittura condotto al supplizio!".

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Messaggioda giada » 20 ott 2015, 10:20

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