da rebecca » 25 mar 2011, 14:53
Versione donata
Mi sembra cosa degna ricordare di Socrate anche che quando fu convocato per il processo meditò sia sulla difesa sia sulla fine della vita. Hanno dunque scritto riguardo a lui/ciò anche altri e tutti colsero la sua magniloquenza: per la qual cosa (è) anche chiaro che davvero (il discorso) fu pronunciato così da Socrate. Ma (il fatto) che ormai riteneva che la morte fosse per lui più appetibile della vita, questo non lo misero in mostra; sicché sembra che la magniloquenza sia più stolta di lui. Invero Ermogene di Ipponico era suo compagno e rivelò riguardo a lui dati tali che la magniloquenza sembrava essere conveniente rispetto al suo pensiero: egli infatti riferiva, vedendolo discutere di tutto più che del processo, di aver detto: “Non bisognava/bisognerebbe invero, o Socrate, esaminare anche che cosa/ciò che dirai in difesa?”. [Riferiva che] Quegli dapprima rispose: “Non ti sembra che (io) sia vissuto esercitandomi a difendermi?”; quando egli domandò “Come?”, (disse:) “Per il fatto che ho vissuto non facendo nulla di ingiusto: il quale esercizio / esercizio che credo essere la difesa più bella