LE ULTIME PAROLE versione di latino VALERIO MASSIMO

Messaggioda stuurm » 4 mag 2011, 20:34

Caecilia, admodum nobilis matrona ,Metelli uxor, nepotem,adultae aetatis virginem, sororis suae filiam,habebat. Cum olim nuptiale omen a diis petere vellet, more prisco, concubia nocte cum puella ad sacellum ivit. Cum autem ibi aliquamdiu perseddissent duo mulieres nec ulla vox propitia esset audita, puella,fessa propter longa moram, rogavit materteram ut sibi paulisper locum adcomodaret.Tunc Caecilia urbane respondit: "Ego vero libenter tibi mea sede cedo!" Verba eius, propter indulgentiam dicta, certum omen evaserunt .Nam Caecilia non multo post animam efflavit ac Metellus virginem puellam, uxoris nepotem,in matrimonium duxit


Cecilia, una donna molto nobile, moglie di Metello aveva una nipote, vergine di età avanzata, figlia di sua sorella. Un giorno volendo chiedere agli dei l’augurio nuziale, secondo l’antica usanza, a notte fonda andò con la ragazza al tempietto. Ma essendosi ivi intrattenute a lungo le due donne né essendosi udita alcuna voce propizia, la ragazza, stanca per la lunga sosta, chiese alla zia di accordarle per un po’ il posto. Allora Cecilia cortesemente rispose: “ io veramente volentieri ti cedo la mia sedia!” Le sue parole, dette per indulgenza, divennero sicuro presagio. Infatti Cecilia non molto dopo morì e Metello prese in moglie la giovane ragazza, nipote della moglie.

stuurm

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Messaggioda giada » 4 mag 2011, 20:40

grazieate

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