L'astuzia aiuta in guerra. Valerio Massimo

L’astuzia aiuta in guerra Val. Mas.

At Volscorum ducis Tulli execrabile consilium. Qui ad bellum inferendum Romanis maxima cupiditate accensus, cum aliquot adversis proeliis contusos animos suorum et ob id paci proniores animadverteret, insidiosa ratione quo volebat conpulit: nam cum spectandorum ludorum gratia magna Volscorum multitudo Romam convenisset, consulibus dixit vehementer se timere ne quid hostile subito molirentur monuitque ut essent cautiores et protinus ipse urbe egressus est. Quam rem consules ad senatum detulerunt. Qui, tametsi nulla suspicio suberat, auctoritate tamen Tulli commotus ut ante noctem Volsci abirent decrevit. Qua contumelia inritati facile inpelli potuerunt ad rebellandum. Ita mendacium versuti ducis simulatione benivolentiae involutum duos simul populos fefellit, Romanum, ut insontes notaret, Volscum ut deceptis irasceretur.

Solo un esecrabile disegno di Tullio comandante dei Volsci. Il quale acceso di grandissimo desiderio per muovere guerra ai Romani, accorgendosi che alquanti animi dei suoi erano abbattuti per le sfavorevoli battaglie e perciò più propensi alla pace, costrinse con insidiosa intelligenza dove voleva: infatti poiché era convenuta a Roma una grande folla di Volsci per assistere ai giochi, disse ai consoli ansiosamente che temesse che tramassero qulcosa di ostile all’improvviso e ammonì che fossero più cauti e subito egli stesso uscì dalla città. I consoli riferirono in senato quel fatto. E questi, benché non c’era alcun sospetto, spinto tuttavia dall’autorità di Tullio stabilì che i Volsci andassero prima della notte. Irritati da questa offesa poterono facilmente essere costretti a rinnovare la guerra. Così la menzogna dell’astuto comandante ricoperta con falsa benevolenza ingannò allo stesso tempo i due popoli, il Romano perché accusasse gli innocenti, il Volscio perché si adirasse per gli inganni.

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