da stuurm » 22 mag 2011, 18:50
Quam multa per secretum eunt nunquam humanis oculis orientia! Neque enim omnia
Deus homini fecit. Quota pars operis tanti nobis committitur? Ipse qui ista tractat, qui condidit, qui totum hoc fundavit deditque circa se, effugit oculos: cogitatione visendus est. Multa praetera cognata numini summo et divinam sortita potentiam obscura sunt aut fortasse, quod magis mireris, oculos nostros et implent et effugiunt, sive illis tanta subtilitas est quantam consequi acies humana non possit, sive in sanctiore secessu maiestas tanta delituit nec ulli dat aditum nisi animo. Quid sit hoc, sine quo nihil est, scire non possumus, et miramur si quos igniculos parum novimus cum maxima pars mundi, Deus, lateat! Quam multa animalia hoc primum cognovimus saeculo, quam multa ne hoc quidem! Multa venientis aevi populus ignota nobis sciet; multa saeculis futuris cum memoria nostri exoleverit reservantur. Rerum natura sacra sua non semel tradit. Initiatos nos credimus, in vestibulo eius haeremus. Illa arcana non promiscue nec omnibus patent: reducta et interiore sacrario clausa sunt, ex quibus aliud haec aetas, aliud quae post nos subibit aspiciet.
Quanti corpi si muovono di nascosto e che mai appaiono agli occhi dell'uomo! Ed infatti dio non ha fatto tutto per l'uomo. Quanta piccola parte di un'opera tanto vasta ci è consegnata? Persino lui che regge codesti corpi, che l'ha fondato, che ha dato origine a tutto ciò e ha posto attorno a sé, sfugge ai nostri occhi; è da esaminare con la riflessione. Inoltre molte realtà affini al sommo nume e che hanno avuto in sorte una potenza sovrumana sono oscure o forse, ciò che stupisce ancor più, sia riempiono sia sfuggono i nostri occhi, o esse hanno tanta acutezza quanta non possa l’acume umano concepire, oppure una così grande maestà si è nascosta in un recesso più inviolabile e non dà accesso ad alcuno se non all'animo. Non possiamo conoscere cosa sia quest'entità senza la quale nulla esiste, e ci stupiamo se conosciamo poco queste scintille, mentre la parte più vasta dell'universo - dio - ci è nascosta! Quanti animali abbiamo per la prima volta conosciuto in questo secolo, quanti oggetti neppure in questo secolo! Le popolazioni del secolo venturo conosceranno molte cose ora sconosciute a noi; molte scoperte sono riservate ai secoli futuri, quando il ricordo di noi si sarà spento. La natura non trasmette una sola volta i suoi misteri. Noi ci crediamo iniziati, rimaniamo al suo ingresso Quei segreti non sono a disposizione senza distinzione né a tutti; sono appartati e chiusi nel sacrario più interno, e una parte di questi li quest’epoca, un'altra l'epoca che subentrerà dopo noi.