da stuurm » 24 mag 2011, 8:45
Dum haec geruntur, piratae omnia maria infestabant ita ut Romanis, toto orbe victoribus, navigatio tuta non esset. Qua re belli imperium Cn. Pompeio decretum est, quia senatus non ignorabat quanta rei militaris ei esset peritia Pompeius, cum id celeriter ac prospere confecisset, adeptus senatus fidem, contra Mithridatem, Ponti regem acerrimumque Romanorum hostem, novum bellum indixit. Quo suscepto, Mithridatem in Armenia minore nocturno proelio vicit, castra diripuit, quadraginta milia hostium occidit, viginti tantum de exercitu suo perdidit et duos centuriones. Tunc Mithridates cum uxore ac duobus comitibus fugit, contra Pharnax, regis filius incertus erat num de pace cum Romanis ageret an non. Sed, cum pater in suos saeviret, Pharnax militum seditionem concitavit; qua re Mithridates sibi mortem veneno conscivit. Hunc finem rex Ponti habuit.
Mentre accadevano queti fatti, I pirate infestavano tutti i mari al punto che i Romani, conquistatori di tutto il mondo, non avevano una navigazione sicura. Per questo motivo si assegnò il comando militare della guerra a Cn. Pompeo perché il senato non ignorava quanta esperienza dell’arte militare avesse Pompeo, poiché aveva eseguito ciò celermente e favorevolmente, ottenuta la fiducia del senato, indisse una nuova guerra contro Mitridate, re del Ponto e molto accanito nemico dei Romani. E avendo intrapreso ciò, vinse Mitridate nell’Armenia minore durante una battaglia notturna, distrusse gli accampamenti, uccise 40 mila nemici, soltanto 20 del suo esercito e due centurioni perse. Allora Mitridate fuggì con la moglie e due compagni, al contrario Farnace, il figlio del re era incerto se trattare la pace con i Romani oppure no. Ma, il padre poiché incrudelì conto i suoi, Farnace suscitò la ribellione dei soldati; per questo motivo Mitridate si diede la morte con il veleno. Il re del Ponto ebbe questa fine.
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