da stuurm » 28 mag 2011, 22:56
Spectaculorum plurima et varia genera edidit: ludos iuvenales, circenses, scaenicos, gladiatorios. Iuvenalibus ludis senes quoque consulares anusque matronas recepit (ammise) ad lusum. Circensibus ludis loca secreta a ceteris adtribuit equitibus commisitque (fece gareggiare) etiam camlorum quadrigas. Ludos, quos pro Aeternitate Imperii suscepit, appellavit "Maximos": in quibus plerique ex utroque sexu ludicras partes sustinerunt. Notissimus eques Romanus, elephanto supersedens, per catadromum decurrit. Inducta est (Fu rappresentata) Afranii togata, quae "Incendium" inscribitur, in qua scaenicis licuit diripere ac sibi habere supellectilem domus, quae incensa in scaena erat. Sparsa sunt populo dona omnium rerum per multos dies: singula quotidie milia avium cuiusque generis, multiplex penus, tesserae frumentariae (buoni per il pane), vestes, aurum, argentum, gemmae, margaritae, tabulae pictae, iumenta, atque etiam mansuetae ferae. Exhibuit etiam naumachiam cum beluis, quae in aqua marina innatabant.
Diede molti e vari generi di spettacoli: i giochi della gioventù, circensi, teatrali, gladiatorii. Ammise ai giochi della gioventù anche i vecchi consolari e le vecchie matrone al gioco. Ai giochi circensi assegnò luoghi divisi dagli altri cavalieri e fece gareggiare anche le quadrighe di cammelli. I giochi, che intraprese per l’eterna durata dell’Impero, chiamò “Massimi”: nei quali parecchi di entrambi sesso fecero l’istrione. Il celeberrimo cavaliere Romano, che sedeva sopra un elefante, corre per una corda tesa. Fu rappresentata la commedia togata di Afranio, che si intitola “Incendio”, nella quale era consentito saccheggiare e tenere per sé l’arredo della casa, che era stato bruciato sulla scena. Sono distribuiti al popolo doni di ogni cosa per molti giorni:ogni giorno migliaia di uccelli di ogni specie, molte volte provvista di cibi, buoni per il pane, vesti, oro, argento, gemme, perle, quadri, bestie da soma, e anche fiere addomesticate. Rappresentò la naumachia con le bestie, che galleggiavano sull’acqua marina.