SALVE ragazzi questa versione di latino?

Messaggioda nick95ct » 31 mag 2011, 13:04

durante il regno di Servio tullio un sacerdote romano astutamente sottrae ai sabini una vacca da immolare a Diana, dal sacrificio della quale dipende, secondo un responso, il primato di Roma" il titolo. Da Livio. Libro: Lingua et Res esercizi 2 pag 336 n°7.

inizio: bos in sabinis nata cuidam patri familiae dicitur miranda magnitudine ac specie
fine: id mire gratum regi atque civitati fuit.
EVITATE di dare la sola versione esistente su internet ne vorrei una più letterale..

nick95ct

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Messaggioda *Yole* » 31 mag 2011, 13:16

la trovi qui, la tua parte dal 5° rigo ---> /versione-liv ... lazio.html

*Yole*

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Messaggioda nick95ct » 31 mag 2011, 13:17

NO NO gia l'avevo vista è quella sul sito è troppo libera la traduzione

nick95ct

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Messaggioda *Yole* » 31 mag 2011, 13:24

chiedo a Giada se ne ha un'altra attendi... :wink:

*Yole*

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Messaggioda nick95ct » 31 mag 2011, 13:29

appò :D

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Messaggioda *Yole* » 31 mag 2011, 13:31

:wink:

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Messaggioda giada » 31 mag 2011, 13:39

non hai messo ne libro ne titolo

perchè te la dovrei tradurre e pure letterale se non segui il regolamento?

giada

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Messaggioda nick95ct » 31 mag 2011, 13:44

scusa tanto mi correggo subito "durante il regno di Servio tullio un sacerdote romano astutamente sottrae ai sabini una vacca da immolare a Diana, dal sacrificio della quale dipende, secondo un responso, il primato di Roma" il titolo. Da Livio. Libro: Lingua et Res esercizi 2 pag 336 n°7. Dimentico qualcosa?

nick95ct

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Messaggioda giada » 31 mag 2011, 13:51

il testo è questo lo diamo al tutor per una traduzione più letterale devi attendere e dirci per quando ti serve

è preso dal nostro sito qui

Bos in Sabinis nata cuidam patri familiae dicitur miranda magnitudine ac specie; fixa per multas aetates cornua in uestibulo templi Dianae monumentum ei fuere miraculo. Habita, ut erat, res prodigii loco est, et cecinere uates cuius civitatis eam civis Dianae immolasset, ibi fore imperium; idque carmen pervenerat ad antistitem fani Dianae Sabinusque ut prima apta dies sacrificio visa est, bovem Romam actam deducit ad fanum Dianae et ante aram statuit. Ibi antistes Romanus, cum eum magnitudo victimae celebrata fama movisset, memor responsi Sabinum ita adloquitur: "Quidnam tu, hospes, paras?" inquit, "inceste sacrificium Dianae facere? Quin tu ante uiuo perfunderis flumine? infima valle praefluit Tiberis." Religione tactus hospes, qui omnia, ut prodigio responderet euentus, cuperet rite facta, extemplo descendit ad Tiberim; interea Romanus immolat Dianae bovem. Id mire gratum regi atque civitati fuit.

Pare che in una fattoria in terra sabina fosse nata una giovenca di bellezza e dimensioni assolutamente fuori del comune. Un tale spettacolo della natura che le corna furono appese nell'atrio del tempio di Diana dove sono rimaste per intere generazioni a testimonianza dell'evento. Si gridò al miracolo. Gli indovini vaticinarono che chi l'avesse immolata a Diana avrebbe automaticamente garantito la supremazia alla sua città di appartenenza e la profezia arrivò alle orecchie del sacerdote preposto al tempio di Diana. Il primo giorno che parve propizio per il sacrificio, il sabino portò a Roma l'animale e lo piazzò davanti all'altare. Lì, il sacerdote romano, colpito dalle dimensioni di quella vittima che tanto aveva fatto parlare, ricordandosi della profezia, disse al sabino: «Straniero, cosa credi di fare? Vorrai mica tu, impuro come sei, fare un sacrificio a Diana? Perché non cominci con un bagno di purificazione nell'acqua corrente? Qui in fondo alla valle scorre il Tevere.» Lo straniero, preso dallo scrupolo e volendo seguire il rituale canonico per mandare a effetto il prodigio, scese di corsa al Tevere. Nel frattempo il romano immola a Diana la giovenca, conquistandosi la gratitudine del re e del popolo tutto

giada

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Messaggioda nick95ct » 31 mag 2011, 13:59

veramente dovevo averla per oggi..anche se me la dai alle 6 cosi me la studio bene..se ci arrivate nn lo so fate voi

nick95ct

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Messaggioda nick95ct » 31 mag 2011, 14:15

puoi farmela avere per le 6 quindi?

nick95ct

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Messaggioda giada » 31 mag 2011, 14:16

non lo so io l'ho segnalata al tutor te entro questa sera torna e guarda se la trovi in questo stesso argomento.

giada

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Messaggioda didaskalos » 31 mag 2011, 16:58

Bos in Sabinis nata cuidam patri familiae dicitur miranda magnitudine ac specie; fixa per multas aetates cornua in uestibulo templi Dianae monumentum ei fuere miraculo. Habita, ut erat, res prodigii loco est, et cecinere uates cuius civitatis eam civis Dianae immolasset, ibi fore imperium; idque carmen pervenerat ad antistitem fani Dianae Sabinusque ut prima apta dies sacrificio visa est, bovem Romam actam deducit ad fanum Dianae et ante aram statuit. Ibi antistes Romanus, cum eum magnitudo victimae celebrata fama movisset, memor responsi Sabinum ita adloquitur: "Quidnam tu, hospes, paras?" inquit, "inceste sacrificium Dianae facere? Quin tu ante uiuo perfunderis flumine? infima valle praefluit Tiberis." Religione tactus hospes, qui omnia, ut prodigio responderet euentus, cuperet rite facta, extemplo descendit ad Tiberim; interea Romanus immolat Dianae bovem. Id mire gratum regi atque civitati fuit.

Si dice che ad un padre di famiglia tra i Sabini fosse nata una mucca di straordinaria grandezza e bellezza; le sue corna, rimaste attaccate per molti secoli nel vestibolo del tempio di Diana furono testimonianza per quel prodigio. La cosa fu considerata, come realmente era, come portento e gli indovini predissero che il predominio sarebbe stato di quel popolo, un cittadino del quale l'avesse immolata a Diana; e questo presagio era giunta al primo sacerdote del tempio di Diana e il Sabino, appena gli sembrò il primo giorno adatto al sacrificio, trascinata la mucca a Roma, la spinse verso il tempio di Diana e la pose davanti all'altare. Lì il capo sacerdote romano, poichè la tanto celebrata grandezza della vittima lo aveva colpito, memore del responso, così parlò al Sabino: «Straniero, cosa dunque intendi fare?, disse, «fare un sacrificio a Diana con mani impure? Perchè prima non ti bagni nella corrente del fiume (lett. nel vivo fiume) ? nel fondo della valle scorre il Tevere". Preso dallo scrupolo religioso, lo straniero, che desiderava che ogni cosa fosse fatta secondo il rito, perchè l'evento corrispondesse al prodigio, subito scese al Tevere; nel frattempo il Romano sacrifica la mucca a Diana. Ciò fu straordinariamente gradito al re e alla cittadinanza. :wink:

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Messaggioda stuurm » 31 mag 2011, 20:46

Bos in Sabinis nata cuidam patri familiae dicitur miranda magnitudine ac specie; fixa per multas aetates cornua in vestibulo templi Dianae monumentum ei fuere miraculo. Habita, ut erat, res prodigii loco est, et cecinere vates cuius civitatis eam civis Dianae immolasset, ibi fore imperium; idque carmen pervenerat ad antistitem fani Dianae Sabinusque ut prima apta dies sacrificio visa est, bovem Romam actam deducit ad fanum Dianae et ante aram statuit. Ibi antistes Romanus, cum eum magnitudo victimae celebrata fama movisset, memor responsi Sabinum ita adloquitur: "Quidnam tu, hospes, paras?" inquit, "inceste sacrificium Dianae facere? Quin tu ante vivo perfunderis flumine? infima valle praefluit Tiberis." Religione tactus hospes, qui omnia, ut prodigio responderet eventus, cuperet rite facta, extemplo descendit ad Tiberim; interea Romanus immolat Dianae bovem. Id mire gratum regi atque civitati fuit.

Si dice che in Sabina ad un padre di famiglia fosse nata una giovenca di bellezza e grandezza da meravigliare. Le corna appese nell'atrio del tempio di Diana per molte generazioni furono testimonianza a quei prodigio. La cosa fu ritenuta, come era, come un prodigio e, gli indovini vaticinarono che il dominio sarebbe stato di quella nazione un cittadino della quale l’avesse immolata a Diana; e questa predizione era giunta al sacerdote preposto al tempio di Diana e il primo giorno che parve propizio per il sacrificio, il Sabino spinta la vacca a Roma la portò al tempio di Diana e pose davanti all'altare. Lì, il sacerdote Romano, poiché la grandezza della vittima lo colpì per la fama divulgata, memore della profezia, così parla al Sabino: <<Straniero, che intenzione hai?>> disse, <<fare impuramente un sacrificio a Diana? Perché prima non ti bagni nell'acqua corrente? in fondo alla valle scorre il Tevere.>> Lo straniero, preso dallo scrupolo egli che desiderava ogni cosa fatta ritualmente perché corrispondesse l’evento col prodigio, scese immediatamente al Tevere. Nel frattempo il Romano immola a Diana la giovenca. Ciò fu straordinariamente gradito al re e alla città.

Ti mando anche la mia interpretazione di questa versione. Ciao

stuurm

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Messaggioda didaskalos » 31 mag 2011, 22:46

...e che interpretazione è ?... è praticamente come la mia...boh !

didaskalos

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Messaggioda stuurm » 1 giu 2011, 12:34

Caro didaskalos vuol dire che tu ed io abbiamo lo stesso modo di vedere le cose.
Questo è bello e non ti deve far meraviglia. Io mi sono compiaciuto in quanto ho
trovato conferma che dopo tanti anni fuori esercizio riesco a tradurre spero bene.
Ciao amico, se vuoi.

stuurm

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