L'ASTUZIA DI EUMENE versione latino a colori CORNELIO NEPOTE

Messaggioda Becky23 » 6 giu 2011, 12:14

ciao a tutti!!vorrei la versione di latino "l'astuzia di Eumene" p.439 n.10 da latino a colori 2!
inizio: haec dum apud Hellespontum gerentur, Perdiccas apud Nilum flumen interficitur a Seleuco..
fine: hinc tamen multis suis amissis se expedivit et in castellum Phrygiae, quod Nora appellatur,confugit.
Grazie in anticipo!!!

Becky23

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Messaggioda giada » 6 giu 2011, 13:01

Haec dam apud Hellespontum geruntur, Perdiccas apud Nilum flumen interficitur a Seleuco et Antigene rerumque summa ad Antipatrum defertur. Hic, qui deseruerant, exercitu suffragium ferente, capitis absentes damnantur, in his Eumenes. Hae ille perculsus plaga non succubuit neque eo setius bellum administravit. Sed exiles res animi magnitudinem, etsi non frangebant, tamen minuebant. Hunc persequens Antigonus, dum omni genere copiarum abundaret, saepe in itineribus vexabatur, neque umquam ad manum accedere licebat nisi iis locis, quibus pauci multis possent resistere. Sed extremo tempore, cum consilio capi non posset, multitudine circumitus est. Hinc tamen multis suis amissis se expedivit et in castellum Phrygiae, quod Nora appellatur, confugit.

Mentre sull'Ellesponto si svolgono tali fatti, Perdicca viene ucciso presso il fiume Nilo da Selèuco ed Antigene ed il potere supremo viene trasferito ad Antípatro. A questo punto si fece una votazione tra Vesercito e quelli che si erano staccati da Antipatro furono condannati a morte in contumacia, tra essi Eumene. Egli sebbene scosso da questo colpo, non si arrese né tantomeno rinunziò a condurre la guerra. Ma la scarsità dei mezzi anche se non spezzava il suo forte animo, tuttavia lo indeboliva. Antigono gli dava la caccia, ma pur disponendo in abbondanza di ogni sorta di milizie spesso era da lui molestato nelle sue marce e non gli era mai possibile di venire alle mani, se non in quei luoghi in cui pochi potessero tener testa a molti. 3 Ma alla fine, non potendo essere preso con l'arte, fu accerchiato dalla moltitudine dei soldati. Pur con molte perdite riuscì tuttavia a liberarsi, e si rifugiò in una fortezza della Frigia, chiamata Nora.

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