GRECO PLUTARCO L'incremento della ricchezza a sparta ....

Messaggioda taxed » 7 lug 2011, 12:08

Ciao per favore mi servirebbe questa versione:
L'INCREMENTO DELLA RICCHEZZA A SPARTA SOVVERTì RADICALMENTE LA COSTITUZIONE DI LICURGO (PLUTARCO) ES 156 PAG 227 TAXIS
INIZIO: Αγιδος δε βασιλευοντος εισερρυε νομισμα πρωτον εις την Σπαρτης
FINE :Τοσουτον περιην ευνομιας τῇ πολει και δικαιοσυνης

GRAZIE

taxed

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Messaggioda giada » 7 lug 2011, 13:10

Questa versione si trova sul nostro sito clicca il link sottostante e dopo clicca ancora il link per visualizzare la traduzione. Per vederla bisogna avere crediti (i crediti sono gratuiti si ottengono collaborando con il nostro sito). Compila (se non lo hai già fatto) subito la tua scheda crediti (istruzioni in basso nella pagina) e avrai subito 5 crediti omaggio e quindi potrai vedere la versione. In seguito per avere altri crediti leggi sempre nella mia firma come ottenerli

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Messaggioda taxed » 7 lug 2011, 13:14

PER GUADAGNARE CREDITI INVIO QUESTO SCRITTO DI FILOSOFIA


Tema: Perché Platone e Aristotele sono considerati i due modelli classici di metafisica, da cui dipendono i due modelli classici di gnoseologia.
Platonismo e Aristotelismo con cui intendiamo rispettivamente i capisaldi di Platone e la dottrina Aristotelica nel campo della filosofia, sia classica sia moderna, sono due correnti molto importanti. Sia Platone sia Aristotele si sono occupati di ricercare un sapere che non deriva direttamente dall’esperienza sensibile. I cinque sensi, infatti, recepiscono passivamente i fenomeni derivanti dal mondo della natura e non sono in grado di descriverli cioè non colgono l’essenza. La conoscenza sensibile (opinione) risulta, perciò, discutibile e non certa. Da questo si interrogano sulla struttura universale che si ritiene sia nascosta dietro l’apparenza dei fenomeni e se questa sia conoscibile. Nasce così una nuova questione: se tale struttura sia nell’ente in quanto tale (idea aristotelica) o nella nostra coscienza come idee innate che condizionano il nostro pensiero, la conoscenza della realtà stessa (idea platonica).
Considerando il secondo pensiero filosofico, solo nella coscienza è possibile manifestare questi criteri si razionalità per conoscere il mondo. Dunque per Platone conoscere vuol dire ricordare emettere in atto una sorta di presa di coscienza in cui convertizziamo il nostro sapere innato delle cose. Perciò non può esistere vera conoscenza se non ho coscienza di me stesso, non posso avere coscienza di quanto apprendo solo con l’esperienza sensibile. In Aristotele invece la “ forma” sostituisce l’idea platonica perché essa sta dentro le cose, e noi possiamo prendere atto di tale “forma” che è poi l’essenza dell’oggetto, solo usando il nostro intelletto. Perciò l’idea platonica è trascendentemente la “forma” immanente.

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Messaggioda giada » 7 lug 2011, 13:42

per avere il credito devi metterla nell'apposita sezione e non qui

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