da Giovyviv94 » 24 lug 2011, 16:07
Fu di straordinaria diligenza in tutte le cose: infatti fu sia un abile agricoltore, sia un esperto giureconsulta, sia un grande comandante, sia un piacevole oratore, sia bramosissimo delle lettere (dottrina). Benché avesse intrapreso lo studio di queste cose alquanto vecchio, tuttavia fece tanto progresso che non era possibile trovare con facilità né avvenimenti sui Greci né sugli Italici che gli fossero sconosciuti. Tenne discorsi fin dall'adolescenza. Da anziano decise di scrivere opere storiche. Di queste vi sono sette libri. Il primo contiene le imprese dei re del popolo Romano, il secondo ed il terzo (contengono) da dove è nata ciascuna città Italica, per cui sembra che egli li chiamasse tutti "origini". Nel quarto libro poi vi è la prima Guerra Punica, nel quinto vi è la Seconda. E tutte queste cose sono narrate per sommi capi. Allo stesso modo proseguì a narrare le rimanenti guerre fino alla pretura di Servio Galba, il quale derubò i Lusitani: e non nominò i comandanti di queste guerre, ma registrò gli eventi senza fare nomi. Negli stessi libri espose quelle cose che in Italia e in Spagna o divenissero o sembrassero da ammirare: in questi libri compare molta operosità e diligenza, nessuna dottrina.