da Clown » 23 ago 2011, 17:21
Tradunt Papinianum, virum magnae doctrinae iurisque peritum, liberale responsum imperatori Caracallae dedisse. Nam Caracalla, cum fratrem Getam interfici iussisset, in odium populi Romani venerat. Quare, magno tumultu facto, plebs petivit ut imperator sponte ad iudices adiret atque iudicaretur. Tunc Caracalla Papinianum, cuius (= del quale) incredibilem ingenii magnitudinem singularemque peritiam cognoscebat, arcessivit eique (= e gli) imperavit ut scelus susceptum defenderet. Constat Papinianum respondisse facilius (= più facile) esse magnum scelus facere quam (= che) defendere. Imperator, responsi vi pulsus, incolumem hominem dimisit et, ut populi odium sedaret, fratrem Getam in deorum numerum rettulit.
Dicono che Papiniano, uomo esperto di grande dottrina e diritto, avesse dato una risposta sprezzante all'imperatore Caracalla. Infatti Caracalla, avendo ordinato di uccidere il fratello Geta, aveva l'odio del popolo Romano. Per questo, essendo fatto un grande tumulto, la plebe chiede che l'imperatore si recasse spontaneamente dai giudici e fosse giudiziato. Allora Caracalla fece chiamare Papiniano, del quale conosceva l'incredibile intelligenza e di grande e singolare perizia, e gli ordinò di difendere il misfatto commesso. Si sa che Papiniano avesse risposto che è più facile fare una grande empietà che difendere. L'imperatore, spinto dall'impulso della risposta, lasciò andare incolume l'uomo, e, per placare l'odio del poplo, ricordò il fratello Geta nel numero degli dei.