Seneca: La filosofia rende l'uomo simile a un Dio LATINO A C

Messaggioda Bry9 » 26 ago 2011, 12:44

Pp 40 "latino a colori lezione 2"

Inizio: Quare vitia sua nemo confitetur? Quia etiamnunc in illis est: somnium narrare vigilantis est, et vitia sua confiteri sanitatis iudicium est.
Fine: Ecce res magna, habere imbecillitatem hominis, securitatem dei.


Quare vitia sua nemo confitetur? Quia etiamnunc in illis est: somnium narrare igilantis est, et vitia sua confiteri sanitatis indicium est. Expergiscamur ergo, errores nostros coarguere possimus. Solaautem nos philosophia excitabit, sola omnum excutiet gravem: illi te totum dedica. Exercet philosophia regnum suui dat tempus, non accipit; non est res subsiciva; ordinaria est, domina est, adest ubet. Alexander cuidam ci vitati partem agrorum et dimidium rerum omnii Dromittenti "Eo" inquit "proposito in Asiam veni, ut non id acciperem qu dedistis, sed ut id haberetis quod reliqui". Idem philosophia rebus omnibus: "Nom sum hoc tempus acceptura quod vobis superfuerit, sed id vos habebitis quod ipsa reiecero". Totam huc converte mentem, huic abside, nane cole: ingens intervalli nter te et ceteros ftet; omnes mortales multo antecedes, ron multo te antecedent Quaeris quid inter te et illos interfuturum sit? Diutius erunt. mehercuies magli artificìs est clusisse totum in exiguo; tantum sapienti sua quantum deo omnis aetas patet. Est allquid quo sapiens antecedat deum: ille naturae beneficio non timet, suo sapiens. Ecce res magìa, habere inbecillitafe hominis. securitatem dei.


Perchè nessuno riconosce i propri errori? Perchè si trova ancora in quelli: è proprio di colui che veglia raccontare i sogni, ed è indizio di buon senso riconoscere i propri vizi. Dunque svegliamoci, in modo tale da poter rivelare i nostri errori.
D'altra parte la sola filosofia ci desterà, la sola scaccerà via il sonno pesante: dedicati totalmente a quella. La filosofia si occupa del suo regno, dà il tempo, non lo riceve; non è un passatempo, è l'occupazione principale, è padrona, è presente e comanda.
Alessandro disse a una (tale) città che prometteva una parte dei campi e metà di tutti i beni: "giunsi in asia con questo scopo, non per ricevere ciò che mi avreste dato, ma perchè abbiate ciò che io ho lasciato".
La stessa filosofia (disse) a tutte le cose: "non ho intenzione di ricevere questo tempo che resterà per voi, ma voi avrete cioò che io stessa respingerò". Volgi qui tutta la mente, siedi accanto a questa, coltivala: nascerà una grande distanza fra te e gli altri; supererai assai tutti i mortali, e gli dei non ti precederanno di molto.
Ti chiedi cosa sarà diverso tra te e gli altri [gli dei]? Saranno eterni. Ma certamente è proprio del grande artista terminare tutto in poco; il tempo della sua vita si estende per il saggio quanto l'eternità per il dio.
C'è qualcosa in cui il sapiente supera il dio: quello non teme grazie al beneficio della natura, il saggio grazie a sè. Ecco una grande cosa, avere la debolezza dell'uomo, la sicurezza del dio.

Bry9

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Messaggioda *Yole* » 26 ago 2011, 14:47

grazieate ti aggiungo il credito

*Yole*

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Messaggioda Bry9 » 27 ago 2011, 10:08

Grazie!

Bry9

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Messaggioda *Yole* » 28 ago 2011, 0:49

grazieate a te :wink:

*Yole*

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