I romani non vogliono vincere con l'inganno,ma con il valore

Messaggioda francesca01041994 » 2 set 2011, 10:52

Dal libro "Maiorum Linguae'' pag. 191 n°144

Il console Fabrizio fu inviato dal enato romano contro Pirro, re dell'Epiro, che il re, ammirando il suo valore, invitò in segreto ad abbandonare la patria, offrendogli un quarto del suo regno, ma neppure da questo dono potè essere corrotto. Allora, avendo lui stesso e Pirro l'accampamento vicino, venne il medico del re di notte promettendo che avrebbe ucciso Pirro con del veleno, se gli offriva un dono in cambio. Ascoltate queste parole, Fabrizio ordinò che il medico fose ricondotto in catene al sovrano e che fossero riferite le parole che furno dette dal medico contro la sua vita, affinchè fosse chiaro a tutti che i romani erano soliti vincere con il valore, non con la frode. Dicono che allora il re essendo pieno di ammirazione abbia detto: << Quello è Fabrizio, che può essere allontanato dall'onesta che più difficilmente il sole dal suo corso!>>. Dunque il re partì per la Sicilia, dove, sotto il consolato di Marco Curio Dentato e Cornelio Lentulo, combattè valorosamente contro i romani; alla fine, sconfitto da Curio Dentato, si recò a Taranto, dalla quale tornò in Grecia.

francesca01041994

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Messaggioda *Yole* » 2 set 2011, 13:26

grazieate ti attribuisco un credito

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