da *Yole* » 7 set 2011, 13:35
Ma, pur colpita dalla consolazione che veniva da una persona che non conosceva, si graffiò con furia rinnovata il petto e depose i capelli stappati sopra il capo del defunto. Il soldato, tuttavia, non si diede per vinto e con incoraggiamento non minore tentò di offrire il pasto all’ancella, fino a che ella, vinta sicuramente da quell’odore del vino, allungò la mano priva di volontà di resistenza verso la generosa offerta; poi, ristorata dalla bevuta e dal cibo, iniziò a venire a capo della cocciutaggine della sua padrona e disse: “ a cosa ti sarà utile lasciarti morire di fame, seppellirti viva, sprecare la tua anima innocente prima che il destino lo chieda? O credi forse che i Mani sepolti si curino di questo, di un morto ? Desideri tornare a vivere? Vuoi – una volta cancellato questo tipico pregiudizio femminile, godere della luce del giorno fino a quando ti verrà concesso? Lo stesso corpo che è steso davanti a te ti dovrebbe esortare a vivere”. Nessuno obbedisce controvoglia quando è invitato a mangiare o a vivere. Così la donna, a digiuno da svariati giorni, lasciò che la sua ostinazione venisse vinta, e si abbuffò di cibo con foga non minore di quella dell’ancella, che per prima era stata convinta.