Credo che sia questa..ma non avendo il testo della versione completo non ne sono sicura!
O (mio) Cesare imperatore, essendo la tua divina maest? [divina tua mens et numen] impegnata alla conquista del mondo ? con invitto valore hai sbaragliato tutti i nemici [conviene sciogliere l?abl. assoluto paratatticamente] ? e gloriandosi i (tuoi) sudditi [cives, cittadini] della tua trionfale vittoria, mentre tutti i popoli sconfitti erano pronti ad ubbidire al tuo comando [lett. guardavano (ogni) tuo cenno] e il popolo di Roma ed il Senato, liberati dal timore, erano governati [nota l?uso del sing.: l?SPQR ? un?unica entit?] dai tuoi ponderatissimi provvedimenti [amplissimis tuis cogitationibus consiliisque], io non osavo ? tali e tanti essendo gl?impegni (tuoi e di Roma) ? pubblicare il mio pletorico [explicata magnis cogitationibus] trattato [scripta] sull?Architettura, temendo d?andare incontro al tuo biasimo [subirem offensionem animi tui], riuscendo io inopportuno [interpellans tempore non apto].
2 Ma poich? mi son (poi) reso conto che tu non solo hai cura della vita dell?intera comunit? e dell?assetto statale, ma anche del vantaggio legato all?edilizia pubblica ? tale che Roma [civitas] non solo risultasse ingrandita, per tuo merito, in relazione alle province [ovvero, acquisendone di nuove], ma anche tal che la maest? dell?Impero si fregiasse [haberet auctoritates egregias] di pubblici edifici ? ritenni opportuno non dover ulteriormente rimandare la pubblicazione [quin ederem; il ?quin? dopo verbi di tralasciare, impedire?] dell?opera suddetta, a te (dedicata).
Tanto pi? che ero [nota l?uso del ?fueram?] innanzitutto (gi?) noto a tuo padre per tale (mia applicazione) ed (ero molto) ammirato del suo valore.
Spero sia giusta!! :D