POMPEO E I PIRATI - VELIM versione latino Cicerone

Messaggioda peppepappa » 19 set 2011, 11:41

salve a tutti mi servirebbe urgentemente questa versione dal libro di latino "Velim" pag. 306 n°264
"Pompeo e i Pirati"
Inizio: Inde cum in Italiam recepissent, Hispania et Gallia Transalpine praesidiis ac navibus
Fine: media aestate confecit. Est haec divina atque incredibilis virtus imperatoria.

Mi servirebbe al più presto..Grazie e spero che riusciate ad aiutarmi.

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peppepappa

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Messaggioda giada » 19 set 2011, 12:02

[quote="peppepappa"]35] inde cum se in Italiam recepisset, duabus Hispanis et Gallia [transalpina] praesidiis ac navibus confirmata, missis item in oram Illyrici maris et in Achaiam omnemque Graeciam navibus, Italiae duo maria maximis classibus firmissimisque praesidiis adornavit; ipse autem ut Brundisio profectus est, undequinquagesimo die totam ad imperium populi Romani Ciliciam adiunxit; omnes, qui ubique praedones fuerunt, partim capti interfectique sunt, partim unius huius se imperio ac potestati dediderunt. Idem Cretensibus, cum ad eum usque in Pamphyliam legatos deprecatoresque misissent, spem deditionis non ademit, obsidesque imperavit. Ita tantum bellum, tam diuturunum, tam longe lateque dispersum, quo bello omnes gentes ac nationes premebantur, Cn. Pompeius extrema hieme apparavit, ineunte vere susceptit, media aestate confecit. Est haec divina atque incredibilis virtus imperatoris.

Rientrato di lì in Italia, dopo aver assicurato la difesa delle due Spagne e della Gallia Transalpina con presidi e con navi e dopo aver inviato ugualmente vascelli verso le coste del mar Illirico, nell'Acaia ed in tutta la Grecia, pose a difesa dei due mari d'Italia un numero elevato di navi e solidissime guarnigioni; egli stesso, quarantanove giorni dopo la partenza da Brindisi, sottomise tutta la Cicilia all'autorità del popolo romano. I pirati, in qualunque parte si trovassero, furono in parte fatti prigionieri ed uccisi, in parte si sottomisero al suo comando ed alla sua autorità. Egli stesso impose la consegna di ostaggi, senza togliere la speranza della resa ai Cretesi, avendogli questi inviato fino in Pamfilia ambasciatori con l'incarico di presentargli delle richieste supplichevoli. Così una tale guerra, che si trascinava da tanto tempo, che si era estesa in lungo ed in largo, che pesava su tutte le genti ed i popoli, Gneo Pompeo la preparò alla fine dell'inverno, la intraprese all'inizio della primavera, la portò a termine nel mezzo dell'estate.. Ed è questo il divino ed incredibile valore del generale

giada

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