Forse si tratta di questo passo di Polibio fammi sapere se è questa
Il carattere peculiare della nostra opera dipende da quello che è il fatto più straordinario dei nostri tempi poiché la sorte rivolse in un’unica direzione le vicende di quasi tutta la terra abitata e tutte le costrinse a piegare a un solo unico fine, bisogna che lo storico raccolga per i lettori in un’unitaria visione d’insieme il vario operato con cui la fortuna portò a compimento le cose del mondo. Questa considerazione mi ha soprattutto incitato e indotto alla composizione della storia, e insieme il fatto che nessuno dei nostri contemporanei ha tentato di coordinare in una narrazione unitaria le vicende di tutta la terra abitata: molto minore sarebbe stato altrimenti il mio entusiasmo ,per la mia opera. Ho osservato inoltre che parecchi storici si occupano di descrivere singole guerre e parte delle vicende a esse connesse, ma che nessuno, a guanto io sappia, neppure ha tentato di rendersi ragione dell’economia degli avvenimenti nel loro complesso di quando e da dove abbiano avuto inizio e come si siano compiuti; ritenni necessario non lasciar passare inosservata e cadere nell’oblio questa che è la più bella e insieme la più utile fra le opere della fortuna. Benché infatti essa dia continuamente nella vita degli uomini nuove prove della sua straordinaria capacità, mai assolutamente, a dir il vero, compì un’opera, né attuò un’impresa pari a questa cui ora assistiamo.
Di tutto ciò non è possibile rendersi conto con la lettura di storie particolari, come non è possibile conoscere la terra abitata nella sua disposizione complessiva e nell’ordine che la governa, per aver visitato una dopo l’altra, le più illustri città o, per Zeus, per averle viste raffigurate separatamente. Mi sembra dunque che, chi è convinto di poter comprendere adeguatamente la storia universale studiando le storie parziali, sia nella condizione di chi, vedendo staccate le membra di un corpo che fu vivo e bello, pensi di avere davanti agli occhi la creatura completa, nel fiore della sua bellezza e della sua vitalità. Se infatti fosse possibile rimettere insieme le singole membra e ridare al corpo ricostruito il suo aspetto primitivo e la sua energia vitale, sono sicuro che tutti, vedendolo, riconoscerebbero che erano molto lontani dal vero e che si erano foggiati un’immagine simile a quelle che si creano nei sogni. Mentre è possibile infatti, dalla conoscenza delle parti, farsi una vaga idea dell’insieme, è impossibile formarsene una cognizione sicura e precisa. Ecco dunque io penso la storia parziale contribuisce all’acquisto di una sicura conoscenza del mondo nel suo complesso. Soltanto dalla connessione e dal confronto delle singole parti fra loro, dall’osservazione delle loro somiglianze e differenze, spingendo bene a fondo lo sguardo, si può giungere a godere insieme dell’utilità e del diletto della storia.
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