Livo: LA STORIA DI TARPEA versione latino TRADITIO

Messaggioda AndreaCarmine » 23 set 2011, 17:19

Ragazzi ciaoooo sono nuovo e non so dove vanno postate gli SOS versioni quindi posto qui: potete darmi entro lunedi 26 la traduzione della versione di Livo: La storia di Tarpea pagina 179 numero 110 dell'libro Traditio????

AndreaCarmine

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Messaggioda giada » 24 set 2011, 9:05

QUI TROVI 4 VERSIONI DIVERSE PER QUESTO TITOLO




e

[url]/versione-livio/il-tradimento-di-tarpea.html
[/url]


se non è nessuna di quelle torna qui e metti inizio e fine in latino

giada

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Messaggioda AndreaCarmine » 24 set 2011, 15:28

Scusatemi se non ho messo la prima e l'ultima riga cmq sono:
PRIMA RIGA: Sp.TarpeiusRomane praeerat acri.Huius filiam virginem auro crrumpit Tatius ecc.....
ULTIMA RIGA: Sunt ui eam ex pacto tradendi, quod in sinistris manibus essent[.....] frause visam agere sua ipsam peremptam mercede.

graz ecco a voi

AndreaCarmine

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Messaggioda giada » 24 set 2011, 16:49

Sp. Tarpeius Romanae praeerat arci. Huius filiam verginem auro corrumpit Tatius ut armatos in arcem accipiat; aquam forte ea tum sacris extra moenia petitum ierat. Accepti obrutam armis necavere, seu ut vi capta potius arx videretur seu prodendi exempli causa ne quid usquam fidum proditori esset. Additur fabula, quod volgo Sabini aureas armillas magni ponderis brachio laevo gemmatosque magna specie anulos habuerint, pepigisse eam quod in sinistris manibus haberent; eo scuta illi pro aureis donis congesta. Sunt qui eam ex pacto tradendi quod in sinistris manibus esset derecto arma petisse dicant et fraude visam agere sua ipsam peremptam mercede.

Spuzio Tarpeio presidiava la rocca romana. Tozio corruppe la vergina figlia di questo con l'oro affinchè accogliesse gli armati nella rocca; per caso quella era andata fuori dalle mura a cercare acqua per i riti sacri. Una volta entrati la uccisero schiacciandola sotto il peso delle armi, o perchè sembrasse essere stata presa con la forza o per mostrare con un esempio che verso i traditori nessuna parola è mai sicura (che dei traditori non ci si deve mai fidare). Aggiunge la leggenda che usando portare i Sabini bracciali d'oro di grande peso al braccio sinistro e anelli gemmati di grande bellezza, essa chiese come prezzo (del tradimento) ciò che avevano nella mano sinistra; quindi gli scudi furono ammassati su di quella al posto dei doni d'oro. C'è chi dice che in conformità del patto di consegnare ciò che fosse nelle mani sinistre ella chiese addirittura di consegnare le armi, ma sospettando un inganno la uccisero con la stessa ricompensa richiesta.

giada

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