da *Yole* » 26 set 2011, 13:20
Eo cum de improviso celeriusque omnium opinione venisset, Remi, qui proximi Galliae ex Belgis sunt, ad eum legatos Iccium et Andebrogium, primos civitatis, miserunt, qui dicerent se suaque omnia in fidem atque potestatem populi Romani permittere, neque se cum reliquis Belgis consensisse neque contra populum Romanum coniurasse, paratosque esse et obsides dare et imperata facere et oppidis recipere et frumento ceterisque rebus iuvare; reliquos omnes Belgas in armis esse, Germanosque qui cis Rhenum incolant sese cum his coniunxisse, tantumque esse eorum omnium furorem ut ne Suessiones quidem, fratres consanguineosque suos, qui eodem iure et isdem legibus utantur, unum imperium unumque magistratum cum ipsis habeant, deterrere potuerint quin cum iis consentirent.
Essendo arrivato lì all’improvviso e più rapidamente di quanto tutti si aspettassero, i Remi, che sono tra i Belgi i più vicini alla Gallia, gli mandarono come ambasciatori Iccio e Andebrogio, i capi della città, che (affinchè) gli dicessero che affidavano se stessi e tutti i loro averi alla protezione e al potere del popolo romano e che non erano stati d’accordo con gli altri Belgi e non avevano congiurato contro il popolo romano, ed erano pronti a consegnare ostaggi e ad eseguire gli ordini e ad accoglierli nelle città e ad aiutarli col frumento e tutte le altre cose, e che tutti gli altri Belgi erano in armi, e i Germani, che abitano al di qua del Reno, si erano uniti a quelli, e tanto grande era la loro rabbia, che non avevano neanche potuto dissuadere i Suessoni, loro fratelli e consanguinei, che seguivano lo stesso (loro ) diritto e le stesse leggi, dall’accordarsi con quelli.