da alex-93 » 28 set 2011, 23:45
Erodoto di Alicarnasso espone qui il risultato delle sue ricerche storiche; lo scopo è di impedire che avvenimenti determinati dall'azione degli uomini finiscano per sbiadire col tempo, di impedire che perdano la dovuta risonanza imprese grandi e degne di ammirazione realizzate dai Greci come dai barbari; fra l'altro anche la ragione per cui vennero a guerra tra loro. I dotti persiani affermano che i responsabili della rivalità furono i Fenici. Costoro giunsero in queste nostreacque provenienti dal mare detto Eritreo; insediatisi nella regione che abitano tuttoggi, subito, con lunghi viaggi dinavigazione, presero a fare commercio in vari paesi di prodotti egiziani ed assiri, e si spinsero fino ad Argo. A quell'e-poca Argo era da ogni punto di vista la città più importante fra quante sorgevano nel territorio oggi chiamato Grecia. IFenici arrivarono ad Argo e vi misero in vendita le loro mercanzie. Quattro o cinque giorni dopo il loro arrivo, ormaiquasi esaurite le merci, scesero sulla riva del mare diverse donne, tra le quali si trovava la figlia del re Inaco: si chiama-va Io, anche i Greci concordano su questo punto. Secondo i dotti persiani, mentre le donne si trattenevano accanto allapoppa della nave, per acquistare i prodotti che più desideravano, i marinai si incoraggiarono a vicenda e si avventaronosu di loro: molte riuscirono a fuggire, ma non Io, che fu catturata insieme con altre; risaliti sulle navi, i Fenici si allonta-narono, facendo rotta verso l'Egitto.Secondo i Persiani Io giunse in Egitto così e non come narrano i Greci; e questo episodio avrebbe segnatol'inizio dei misfatti. In seguito alcuni Greci (essi non sono in grado di precisarne la provenienza), spintisi fino a Tiro, inFenicia, vi rapirono la figlia del re, Europa; è possibile che costoro fossero di Creta. E fino a qui la situazione era inperfetta parità, ma poi i Greci si resero responsabili di una seconda colpa: navigarono con una lunga nave fino ad Ea ealle rive del fiume Fasi, nella Colchide, e là, compiuta la missione per cui erano venuti, rapirono Medea, la figlia del redei Colchi; questi mandò in Grecia un araldo a reclamare la restituzione della figlia e a chiedere giustizia del rapimento,ma i Greci risposero che i barbari non avevano dato soddisfazione del ratto dell'argiva Io e che quindi per parte loroavrebbero fatto altrettanto.