da valetre » 3 ott 2011, 16:32
Titolo: Suicidio di Lucrezia, Versione numero 234
Libro: In pratica e in Teoria
Trovarono Lucrezia seduta nella camera da letto addolorata. Al loro arrivo, spuntarono le lacrime, e all' uomo che chiese:"stai abbastanza bene?" rispose "per nulla. Che bene resta ad una donna quando ha perduto l' onore? Ci sono tracce dell' uomo nemico, Collatino, nel tuo letto; il corpo ha ricevuto offesa, l' animo è innocente; la morte sarà il testimone. Ma promettete che non ci sarà impunità per lo stupratore. Sesto Tarquinio è colui, nemico al posto che ospite, che la scorsa notte, armato con forza, se voi siete uomini, a me e a te strappò via da qui la gioia che porta distruzione". Tutti uno per volta giurano. "Voi" disse Lucrezia "Giudicherete ciò che gli spetta; io, sebbene mi assolva dal peccato non mi libero dal supplizio; nessuno dopo l' esempio di Lucrezia vivrà nel disonore". Il coltello che aveva nascosto sotto la veste, lo piantò nel cuore e si lasciò andare moribonda e piegata nelle ferite.