Catullo: I baci degli innamorati

Messaggioda gianni896 » 8 ott 2011, 11:55

Vivamus, mea Lesbia, atque amemus
rumoresque senum severioru
omnes unius aestimemus assis.
Soles occidere et redire possun
nobis, cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.
Da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum.
Dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus,
aut ne quis malus invideri possit,
cum tantum sciat esse basiorum.


Viviamo, o mia Lesbia, e amiamo
e non stimiamo piú di un asse
i brontolii dei vecchi troppo severi.
I soli possono (Il sole puó) tramontare e ritornare:
noi, non appena viene meno la breve luce,
dobbiamo dormire una perpetua notte.
Dammi mille baci, poi cento,
in seguito altri mille e cento per la seconda volta
ed altri mille e poi cento ancora.
Quando ne totalizzeremo molte migliaia,
li mescoleremo per non sapere (quanti siano)
o perché nessun maligno possa invidiarci,
sapendo il numero dei baci.

gianni896

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Risposte:

Messaggioda *Yole* » 9 ott 2011, 13:35

grazieate ti ho messo il credito

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