da stuurm » 11 mar 2012, 16:08
Io ho tradotto così; spero aver fatto un favore utile.
Quamquam severa apud Germanos matrimonia sunt, tamen nulla morum pars magis laudanda est. Nam omnium barbarorum Germani soli singulis uxoribus contenti sunt, exceptis admodum paucis, qui non libidine, sed uxori maritus offert. Intersunt parentes et propinqui ac munera probant: sunt munera non ad delicias muliebres neque ad ornamentum novae nuptae, sed boves et frenatus equus et scutum cum framea gladioque. Pro his muneribus uxor accipitur, atque in vicem ipsa aliquid armorum viro adfert: hoc maximum vinculum, haec arcana sacra, hos coniugales deos arbitrantur. Incipiente matrimonio mulier admonetur ut officii sui memor atque laborum periculorumque socia sit, ita in pace, ut in proelio. Hoc iuncti boves, hoc paratus equus, hoc data arma denuntiant. Sic uxori vivendum est, sic pereundum.
Sebbene presso i Germani i matrimoni sono severamente regolati, tuttavia nessun aspetto delle usanze deve più essere apprezzato. Difatti i soli Germani tra tutti i barbari si accontentano di una sola moglie, eccetto molto pochi, i quali non per piacere, ma il marito si mette a disposizione della moglie. I genitori e i parenti partecipano e approvano i doni: i doni non sono per le frivolezze femminili né per ornamento della novella sposa, ma una coppia di buoi ed un cavallo munito di briglie ed uno scudo con la lancia ed una spada. In cambio di questi doni si prende la moglie e a sua volta proprio lei offre qualcuna delle armi al marito: si ritiene questo il massimo vincolo, questo mistero inviolabile, questa la divinità matrimoniale. All’inizio del matrimonio si ammonisce la moglie perché sia memore del suo dovere e compagna di fatiche e di pericoli, sia in tempo di pace sia in tempo di guerra. Questo significano i buoi aggiogati, il cavallo bardato, questo le armi donate. Così si deve vivere con la moglie, così morire.