da cristinaminasola » 13 ott 2011, 13:46
Lotta in senato fra avversari e amici di Cesare p.205 n°60
nuovo dalla sintassi al testo
Consegnata la lettera di Cesare ai consoli,fu ottenuta con difficoltà da loro, nonostante la forte insistenza dei tribuni della plebe, che fosse recitata in sento; non si potè ottenere che in senato si venissero discusse le lettere. I consoli discussero sulla repubblica. il console Lentulo promise al senato e alla repubblica di non mancare, se coraggiosamente e fortemente volessero esprimere il proprio parere; se poi riguardassero Cesare, e cercassero di ottenere il favore di quello, egli prenderà posizione nel proprio interesse senza sottostare al senato,ritornando quello (il senato) ad avere l'amicizia e il favore da Cesare. Con la medesima espressione si esprime Scipione: se il senato lo asseconda, è intenzione di Pompeo non negare aiuto allo stato; se indugiasse e discutesse più moderato, se in seguito volesse l'aiuto del senato invano implorerà. Spinti dalle grida del console, dal terrore dell'esercito vicino, dalle minacce degli amici di Pompeo, i più seguirono il parere di Scipione: che da prima del giorno fissato Cesare ritirasse l'esercito; se non lo facesse quello sarebbe visto come un nemico dello stato.