da mozempk » 20 ott 2011, 18:40
Caesar, cognita militum voluntate, cum ea legione, quam secum a Gallia duxerat, Ariminum contendit ibique castra posuit. Eo Lucius Caesar adulescens, Pompeii legatus, cum praetore Roscio venit. Is Caesari mandata Pompeii renuntiavit et eum oravit ne rei publicae noceret et iracundiam suam dimitteret. Eadem fere atque eisdem verbis praetor Roscius egit cum Caesare, qui illis suas condiciones pacis dixit. Roscius cum Lucio Caesare Capuam pervenit ibique consules Pompeiumque invenit; postulata Caesaris renuntiavit. Illi, hac re deliberata, epistulam ad eum per eosdem remiserunt. In epistula Pompeius eiusque socii a Caesare petebant ut Arimin excederet, in Galliam rediret, exercitus dimitteret; si haec fecisset, promittebant ipsum Pompeium in Hispaniam iturum esse. Caesar, his postulatis auditis, conditiones iniquas putavit, itaque Marcum Antonium cum cohortibus quinque (cinque) Arretium misit, ipse cum aliis militibus Pisaurum, Fanum, Anconam occupavit.
Cesare, conosciuta la volontà dei soldati, con quella legione, che aveva condotto con se in Gallia, marciò celermente verso Rimini e lì collocò l'accampamento. Lì il giovane Lucio Cesare, legato di Pompeo, venne con il pretore Roscio. Questo annunciò l'ordine di Pompeo a Cesare e lo pregò affinchè non rovinasse lo stato e di non esternare la sua ira. Il pretore Roscio discusse quasi la stessa cosa e con le stesse parole con Cesare, che dettò quelle sue condizioni di pace. Roscio con Lucio Cesare giunse a Capua e lì trovò il console Pompeo; annunciò la richiesta di cesare. Quelli, decisa questa cosa, rimandarono da lui tramite i medesimi una lettera. Nella lettera Pompeo e il suo compagno chiedevano a Cesare di uscire da Rimini ritornare in Gallia e di sciogliere l'esercito; se avesse fatto queste cose, promettevano che sarebbe ritornato lo stesso Pompeo in Spagna. Cesare, ascoltate queste richieste, ritenne ingiuste le condizioni e mandò Marco Antonio con 5 coorti ad Arezzo; occupò lui stesso con altri soldati: Pesaro, Fano ed Ancona.