AUGUSTO E IL SONNO verte mecum VERSIONE LATINO SVETONIO

Messaggioda Achi11 » 27 ott 2011, 14:07

DA VERTE MECUM ES 364
Dopo il pasto do mezzogiorno, così com'era calzato e vestito, scoperti i piedi riposava per un po' con le mani davanti agli occhi. Dalla cena si ritirava nel divano e si riaveva per lo studio notturno, si tratteneva per gran parte della notte, finchè non avesse terminato le cose del giorno, o tutte o almeno in gran parte. Da lì andato a letto non dormiva più di sette ore, e quelle nemmeno continue, cosicchè in quell'arco di tempo per tre o quattro volte si svegliava. Se interrotto, come avviene, non potè recuperare il sonno, fatti venire i lettori o raccontatori di favole, lo riprendeva e lo prolungava spesso fino oltre la prima luce. E non vigilò mai al buio a meno che qualcuno non fosse accanto a lui. Era disturbato dalla veglia mattutina, e se doveva svegliarsi prima o per un compito o per una cerimonia sacra per fare ciò senza scomodarsi troppo rimaneva in una stanzetta di qualsiasi servo. Così spesso anche avendo bisogno di sonno, dormiva sia vebebdo trasporato per le strade sia in un qualche sosta dopo che la lettiga veniva deposta.

Achi11

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Messaggioda *Yole* » 27 ott 2011, 14:12

è una variante di questa:



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