da carlor22 » 8 nov 2011, 17:30
Arianna, folle d'amore, vagava nelle spiagge sconosciute, dove la piccola isola Dia era ferita dalle acque del mare e dove (arianna) era cinta da una tunica velata e dal sonno.
Gridava a gran voce verso le onde sorde il crudele Teseo mentre una pioggia ignominosa inondava le delicate gote.
Gridava e piangeva insieme ma entrambe le azioni le convenivano, quella non è stata resa più brutta dalle sue lacrime.
E ormai picchiando di nuovo il petto delicatissimo con le mani "Quel perfido se ne andò" dice " che cosa mi accadrà?".
Risuonarono i cembali e i tamburi con le mani per tutta la spiaggia.
Quella cadde per la paura e pronunciò parole estreme; non c'era nessun sorgere nel corpo esanime.
Ecco Bacco, ecco i Satiri. corteo che precede il dio ecco il vecchio Sileno ubriaco.
Quello si sedeva a stento sull'asinello tenendo fermamente i crini mentre segue le Baccanti, i Satiri gridano " alzati, agisci, sorgi padre".
E il dio ormai sul carro, che aveva adornato nella parte più alta di grappoli d'uva, allentava le briglie d'oro alle tigri aggiogate.
E Teseo, e il colore e la voce se ne andarono dalla fanciulla e per tre volte tentò la fuga e per tre volte fu trattenuta dalla paura.
Temette come il vento agita le sterili spighe, come una gracile canna nella madida palude.
A questa il dio " ti sono vicino come l'amante più fedele" disse "abbandona il timore. Oh Arianna sarai la sposa di Bacco?"