da stuurm » 9 nov 2011, 9:17
“Grandezza di un tempo”. Sall.
Semper appetentes gloriae Romani fuerunt. Iuventus romana, simula ac belli patiens erat, in castris per laborem usum militiae discebat, magisque in decoris armis et militaribus equis quam in scortis atque convivis libidinem habebant. Iuvenum permagni intererat ad decus et ad laudem cvitatis recte facere. Igitur talibus viris non labor insolitus, non locus ullus asper aut arduus erat, non armatus hostis formidolosus: virtus Omnia domuerat. Sed gloriae maximum certamen inter ipsos erat, se quisque hostem ferire, murum ascendere, conspici, dum tale facinus facerat, properabat. Eas divitias eam bonam famam magnamque nobilitatem putabant. Laudis avidi, pecuniae liberales erant; gloriam ingentem, divitias honestas volebant. Memorare possum(=potrei), quibus in locis maximas hostium copias popolus romanus parva manu fuderit, quas Urbes natura munitas pugnando ceperit, sed ea res longius non sub incepto trahet.
Sempre i Romani furono desiderosi di gloria. La gioventù Romana, era un po’ camusa e capace di sopportare la guerra, apprendeva nell’accampamento tramite il servizio militare, ed era più appassionata nelle armi e nei cavalli da guerra che in prostitute e banchetti. Era moltissimo l’interesse dei giovani ad agire rettamente per il decoro e per lode della citta. Dunque a tali uomini non era strana la fatica, non aspro o difficile alcun luogo, non nemico armato spaventoso: il coraggio aveva vinto ogni cosa. Ma soprattutto la gara della gloria fra loro stessi era che chiunque cercava di colpire il nemico, scalare un muro, di farsi vedere, mentre aveva compiuto tale impresa. Ritenevano quella una ricchezza quella una buona fama e grande rinomanza. Erano avidi di lode, generosi di denaro; desideravano grande gloria, onorata ricchezza. Potrei ricordare, in quali circostanze il popolo romano con un piccolo manipolo avrebbe sbaragliato grandissime truppe nemiche, quali città difese dalla posizione combattendo avrebbe occupato, ma questa cosa non trae troppo lontano dal soggetto.