RICAVALA DA QUESTO PASSO
VISTO CHE NON HAI MESSO LA FINE
Non sunt in senectute vires, ne postulantur quidem vires a senectute. Potest autem exercitatio et temperantia etiam in senectute conservare aliquid pristini roboris. Ut petulantia, ut libido magis est adulescentium quam senum, nec tamen omnium adulescentium, sed non proborum, sic senilis stultitia, quae deliratio appellari solet, senum levium est, non omnium. Habet senectus praesertim honorata tantam auctoritatem ut pluris sit quam omnes adulescentiae vires.
Resistendum senectuti est, eiusque vitia diligentia compensanda sunt, pugnandum tamquam contra morbum sic contra senectutem; . habenda ratio valetudinis, utendum exercitationibus modicis, tantum cibi et potionis adhibendum ut reficiantur vires, non opprimantur. Nec vero corpori solum subveniendum est, sed menti atque animo multo magis; nam haec quoque, nisi tamquam lumini oleum instilles, exstinguuntur senectute. Et corpora quidem exercitationum defatigatione ingravescunt, animi autem exercendo levantur. Nam quos ait Caecilius --comicos stultos senes, hos significat credulos, obliviosos, dissolutos, quae vitia sunt non senectutis, sed inertis, ignavae, somniculosae senectutis. Ut petulantia, ut libido magis est adulescentium quam senum, nec tamen omnium adulescentium, sed non proborum, sic ista senilis stultitia, quae deliratio appellari solet, senum levium est, non omnium.Quattuor robustos filios, quinque filias, tantam domum, tantas clientelas Appius regebat et caecus et senex, intentum enim animum tamquam arcum habebat nec languescens succumbebat senectuti. Tenebat non modo auctoritatem, sed etiam imperium in suos: metuebant servi, verebantur liberi, carum omnes habebant; vigebat in illa domo mos patrius et disciplina. Ita enim senectus honesta est, si se ipsa defendit, si ius suum retinet, si nemini emancipata est, si usque ad ultimum spiritum dominatur in suos. Ut enim adulescentem in quo est senile aliquid, sic senem in quo est aliquid adulescentis probo; quod qui sequitur, corpore senex esse poterit, animo numquam erit. Septimus mihi liber Originum est in manibus; omnia antiquitatis monumenta colligo; causarum inlustrium quascumque defendi nunc cum maxime conficio orationes; ius augurium, pontificium, civile tracto; multum etiam Graecis litteris utor, Pythagoreorumque more exercendae memoriae gratia, quid quoque die dixerim, audierim, egerim, commemoro vesperi. Hae sunt exercitationes ingeni, haec curricula mentis, in his desudans atque elaborans corporis vires non magno opere desidero. Adsum amicis, venio in senatum frequens ultroque adfero res multum et diu cogitatas, easque tueor animi, non corporis viribus. Quas si exsequi nequirem, tamen me lectulus meus oblectaret ea ipsa cogitantem, quae iam agere non possem; sed ut possim, facit acta vita. Semper enim in his studiis laboribusque viventi non intellegitur quando obrepat senectus. Ita sensim sine sensu aetas senescit nec subito frangitur, sed diuturnitate exstinguitur.
Non ci sono forze nella vecchiaia, ma neppure sono richieste le forze dalla vecchiaia.
Possono d'altra parte l'esercizio e la temperanza , conservare anche in vecchiaia qualcosa della forza passata.
Come l'insolenza, come il piacere sono più tipici dei giovani che dei vecchi, eppure non di tutti i giovani, ma di quelli non virtuosi, così la demenza senile, che è di solito chiamata rimbambimento, è tipica dei vecchi sciocchi, non di tutti.
La vecchiaia specialmente onorata ha tanta autorevolezza che vale di più di tutte le forze della gioventù
Bisogna affrontare la vecchiaia con coraggio e compensare i suoi difetti con le cure, bisogna combattere contro di essa come contro una malattia, aver riguardo della salute,praticare esercizi con moderazione, mangiare e bere quel tanto da ricostituire le energie, non da schiacciarle. Non bisogna provvedere solo al corpo, ma molto di più alla mente e all'animo: come se in una lampada non versassi più olio, la vecchiaia li spegne; ma mentre il corpo per lo sforzo degli esercizi si sente pesante, l'animo esercitandosi si fa più leggero. Quando Cecilio dice «stupidi vecchi da commedia» intende i creduloni, gli smemorati, gli scapestrati; e questi non son difetti di ogni vecchiaia, ma di una vecchiaia inerte, imbelle e sonnacchiosa. Come l'insolenza, come il piacere dei sensi è più dei giovani che dei vecchi, e non di tutti i giovani ma di quelli che non sono perbene, così la demenza senile chiamata di solito rimbambimento è dei vecchi poveri di spirito, non di tutti.Quattro figli nel fiore degli anni, cinque figlie, una grande casa, una numerosa clientela: ecco su chi dominava Appio Claudio, ed era cieco e vecchio. Teneva infatti l'animo teso come un arco e non soccombeva alla vecchiaia cedendo all'inerzia. Conservava non solo l'autorità, ma anche il comando sui suoi; i servi lo temevano, i figli lo rispettavano, tutti lo avevano caro; in quella casa vigeva la tradizione e la disciplina dei Padri.La vecchiaia è infatti rispettata soltanto se sa difendersi da sola, se mantiene inalterati i propri diritti, se non si rende schiava di nessuno, se sino all'ultimo respiro esercita il dominio sui suoi. Come infatti approvo il giovane in cui ci sia qualcosa di senile, così il vecchio in cui ci sia qualcosa di giovanile; chi si attiene a tale norma potrà essere vecchio di corpo, ma non lo sarà mai di spirito. Sto lavorando al settimo libro delle Origini, sto raccogliendo tutti i documenti storici e proprio ora do l'ultimo ritocco alle orazioni di tutte le cause famose che ho difeso, mi occupo di diritto augurale, pontificale e civile, dedico molto tempo anche alle lettere greche e, come i Pitagorici, per esercitare la memoria, ricordo di sera ciò che ho detto, ascoltato, fatto ogni giorno. Questi sono gli esercizi dell'intelligenza, questa la palestra della mente, in questi sudo e mi sforzo senza sentire una grande mancanza del vigore fisico. Assisto gli amici, vado spesso in senato, di mia iniziativa vi porto idee meditate a fondo e a lungo e le difendo con le forze dell'animo, non del corpo. Se non riuscissi ad adempiere a tutto ciò, troverei ugualmente conforto nel mio caro divano dove farei rivivere con il pensiero quelle attività per me non più accessibili; ma a renderle accessibili contribuisce la mia vita passata: chi infatti dedica tutta l'esistenza a studi e a fatiche di questo genere, non avverte l'insinuarsi della vecchiaia. Così, a poco a poco e senza farsene accorgere, la vita invecchia, non si interrompe di colpo, ma si spegne col tempo.