da arilari » 12 nov 2011, 16:52
"Versione razionalistica dell’esposizione di Romolo e Remo" - Versione 198 pag 209 libro LINTRES
Per una qualche volontà divina, il fiume Tevere, straripato sopra le rive in pantani stagnanti, non poteva essere attraversato in nessun punto del suo normale corso, e dava speranza a chi li portava che i neonati potessero essere sommersi dall’acqua nonostante (questa fosse) poco impetuosa. Così, come se avessero adempiuto all’ordine del re, espongono i bambini nel punto più vicino all’innondazione, dove ora c'è il fico Ruminale, che dicono fosse chiamato Romulare. Quei luoghi isolati erano allora deserti. Sussiste (ancora) la voce che, quando l'acqua bassa lasciò in secco la cesta galleggiante nella quale erano stati abbandonati i bambini, una lupa assetata dai monti che sono vicini deviò la sua direzione verso il vagito infantile; accucciatasi, offrì ai neonati le sue mammelle con così dolcemente che il pastore del gregge reale, dicono che si chiamasse Faustolo, la trovò che leccava i due neonati, e (li portò) da lì alla stalla alla moglie Larenzia perché li allevasse. Ci sono quelli che ritengono che Larenzia fosse chiamata lupa tra i pastori poiché si prostituiva: da qui è dato pretesto della favola e del prodigio.