Ificrate (Cornelio Nepote)

Messaggioda pio.pio » 15 nov 2011, 19:28

Fu d'altra parte grande sia d'animo sia di corpo sia di aspetto maestoso, che con lo stesso aspetto destava in ognuno un senso di ammirazione nei propri confronti, ma fu troppo trascurato nel lavoro e sopportava poco, fu davvero davvero un buon cittadino e di grande fiducia. Questo lo dimostrò in altre circostanze, soprattutto nel proteggere i figli del re Aminta. Infatti Euridice, madre di Perdicca e Filippo, morto Aminta, si rifugiò con i suoi due figli Presso Ificrate e fu difesa dalle sue forze armate. Visse (fino) alla vecchiaia in pace con l'animo dei suoi cittadini. Una volta portò avanti una causa per un'accusa capitale, durante la guerra civile, insieme a Timoteo, a fu assolto dal giudizio. Abbandonò il figlio Menesteo nato da una donna della Tracia, figlia del re Coti. Egli, quando era chiesto chi stimasse di più, il padre o la madre, disse: "la madre". Poichè questo sembrava strano a tutti, pertanto egli disse:"lo faccio giustamente: infatti il padre, per quanto stesse a lui, mi generò trace, al contrario quella madre (mi generò) ateniese.

pio.pio

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Messaggioda giada » 15 nov 2011, 19:33

metti inizio e fine in latino e libro da cui l'hai presa

pure perchè già ne abbiamo tante di questa IFICRATE



giada

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